Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/371: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|251/1}}Bonaparte per isnidare i malandrini da una contrada di Parigi v’introdusse i giullari e i giocolieri per richiamarvi il popolo e frequentarla (Vedi {{AutoreCitato|Lady Morgan|lady {{Sc|Morgan}}}}, ''France'', liv. 5, principio). Il Papa, alcuni mesi addietro, per isnidare i malviventi da Sonnino, luogo di loro rifugio nei confini del suo stato verso Napoli, decretò la distruzione di quel paese. Bonaparte popolò il nido dei ladroni per cacciarneli e ottenne{{SAL|371|4|Gimilzor}}<section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|252}} l’intento; il Papa giudicò di non potere ottenerlo fuorché colla distruzione di quel luogo. Dice {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cicerone}} che{{SAL|371|4|Gimilzor}}<section end=3 />
{{ZbPensiero|251/1}}Bonaparte per isnidare i malandrini da una contrada di Parigi v’introdusse i giullari e i giocolieri per richiamarvi il popolo e frequentarla (Vedi {{Sc|{{AutoreCitato|Lady Morgan|lady Morgan}}}}, ''France'', liv. 5, principio). Il Papa, alcuni mesi addietro, per isnidare i malviventi da Sonnino, luogo di loro rifugio nei confini del suo stato verso Napoli, decretò la distruzione di quel paese. Bonaparte popolò il nido dei ladroni per cacciarneli e ottenne{{SAL|371|4|Gimilzor}}<section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|252}} l’intento; il Papa giudicò di non potere ottenerlo fuorché colla distruzione di quel luogo. Dice {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cicerone}} che{{SAL|371|4|Gimilzor}}<section end=3 />