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La necessità di avere un porto s’impose sempre e s’impone tuttora alla città di Fano. Posta com’è al punto dove la Via Flaminia, partendo da Roma, tocca l’Adriatico, essa ne è lo scalo naturale e ne costituisce la più pronta comunicazione col Levante e Venezia. Questa ragione che ora, mercè le ferrovie, ha perduto alquanto del suo valore, la prospettiva di vivi commerci, indussero il Comune a spendere largamente perchè le navi potessero avervi accesso facile e rifugio sicuro. Mancano notizie precise della esistenza di un porto all’epoca romana; però da un passo di {{AutoreCitato|Marco Vitruvio Pollione|Vitruvio}}<ref>''Architettura'', Lib. 2.</ref> si può dedurre che le navi potevano approdare facilmente a Fano come a Pesaro e ad Ancona. Gli storici locali<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Vincenzo Noli|Noli Vincenzo}}}}, ''Delle notizie istoriche della Città di Fano'', ms. nell’Archivio Comunale. — {{Sc|{{AutoreCitato|Pietro Negosanti|Negosanti Pietro}}}}, ''Compendio dell'Historie della Città di Fano'', ms. nell’Archivio sudd. — {{Sc|{{AutoreCitato|Piermaria Amiani|Amiani Piermaria}}}}, ''Memorie istoriche della {{Ec|Ctità|Città}} di Fano''. Fano, Giuseppe Leonardi 1751.</ref> lasciarono scritto che il porto chiamavasi Augusto perchè fu costruito allorquando Augusto recinse di nuove mura e adornò di splendidi edifizi la Colonia Giulia Fanestre.
La necessità di avere un porto s’impose sempre e s’impone tuttora alla città di Fano. Posta com’è al punto dove la Via Flaminia, partendo da Roma, tocca l’Adriatico, essa ne è lo scalo naturale e ne costituisce la più pronta comunicazione col Levante e Venezia. Questa ragione che ora, mercè le ferrovie, ha perduto alquanto del suo valore, la prospettiva di vivi commerci, indussero il Comune a spendere largamente perchè le navi potessero avervi accesso facile e rifugio sicuro. Mancano notizie precise della esistenza di un porto all’epoca romana; però da un passo di {{AutoreCitato|Marco Vitruvio Pollione|Vitruvio}}<ref>''Architettura'', Lib. 2.</ref> si può dedurre che le navi potevano approdare facilmente a Fano come a Pesaro e ad Ancona. Gli storici locali<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Vincenzo Noli|Noli Vincenzo}}}}, ''Delle notizie istoriche della Città di Fano'', ms. nell’Archivio Comunale. — {{Sc|{{AutoreCitato|Pietro Negosanti|Negosanti Pietro}}}}, ''Compendio dell’Historie della Città di Fano'', ms. nell’Archivio sudd. — {{Sc|{{AutoreCitato|Piermaria Amiani|Amiani Piermaria}}}}, ''Memorie istoriche della {{Ec|Ctità|Città}} di Fano''. Fano, Giuseppe Leonardi 1751.</ref> lasciarono scritto che il porto chiamavasi Augusto perchè fu costruito allorquando Augusto recinse di nuove mura e adornò di splendidi edifizi la Colonia Giulia Fanestre.