Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/135: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|666/2}} ''Elle'' (l’imagination) ''nous donne de ces joies sérieuses qui ne font rire que l’esprit'' (cioè, il bello spirito, il bell’umore). M.me de {{Sc|Lambert}}, ''Réflexions nouvelles sur les '' {{SAL|135|3|Alex brollo}}<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|667}} ''femmes'', dans ses ''Oeuvres complètes citées ci-dessus'', (p. {{ZbLink|633}}) p. 166 (16 febbraio 1821).
{{ZbPensiero|666/2}} ''Elle'' (l’imagination) ''nous donne de ces joies sérieuses qui ne font rire que l’esprit'' (cioè, il bello spirito, il bell’umore). M.me de {{Sc|Lambert}}, ''Réflexions nouvelles sur les '' <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|667}} ''femmes'', dans ses ''Oeuvres complètes citées ci-dessus'', (p. {{ZbLink|633}}) p. 166 (16 febbraio 1821).




{{ZbPensiero|667/1}} Quello che ho detto in altro pensiero intorno all’idea che i fanciulli si formano dei nomi, si deve estendere assai, perché ordinariamente e generalmente il fanciullo dal primo individuo che vede si forma l’idea di tutta la specie o genere, in ogni sorta di cose; dal primo soldato, l’idea di tutti i soldati; dal primo tempio, l’idea di tutti i tempii ec. E se la forma vivamente e durevolmente, se però altri individui della stessa specie non vengono frequentemente o nella stessa fanciullezza, o poi, a scancellare l’idea concepita sul primo individuo. Senza ciò, e massimamente se le idee di altri individui non sottentrano a quella del primo durante la fanciullezza, l’idea del primo si conserva per lunghissimo tempo anche nelle altre età, e serve nella nostra mente di tipo a tutti gli altri individui della stessa specie di cui ci dobbiamo formare un’idea per relazione o cosa tale, e che non ci cadono sotto i sensi. Per esempio, avendo io di due anni veduto un colonnello, l’idea {{SAL|135|3|Alex brollo}}<section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|668}} ch’io mi formo naturalmente della persona di questo o di quel colonnello, ch’io non conosco di veduta, e in astratto, del colonnello, è ancora modellata su quella figura, quelle maniere ec. Anche da ciò si deve inferire quanto sieno importanti le benché minime impressioni della fanciullezza, e quanto gran parte della vita dipenda da quell’età; e quanto sia probabile che i caratteri degli uomini, le loro inclinazioni, questa o quell’altra azione ec. derivino bene spesso da minutissime {{pt|circo-|circostanze }}{{SAL|135|3|Alex brollo}}<section end=3 />
{{ZbPensiero|667/1}} Quello che ho detto in altro pensiero intorno all’idea che i fanciulli si formano dei nomi, si deve estendere assai, perché ordinariamente e generalmente il fanciullo dal primo individuo che vede si forma l’idea di tutta la specie o genere, in ogni sorta di cose; dal primo soldato, l’idea di tutti i soldati; dal primo tempio, l’idea di tutti i tempii ec. E se la forma vivamente e durevolmente, se però altri individui della stessa specie non vengono frequentemente o nella stessa fanciullezza, o poi, a scancellare l’idea concepita sul primo individuo. Senza ciò, e massimamente se le idee di altri individui non sottentrano a quella del primo durante la fanciullezza, l’idea del primo si conserva per lunghissimo tempo anche nelle altre età, e serve nella nostra mente di tipo a tutti gli altri individui della stessa specie di cui ci dobbiamo formare un’idea per relazione o cosa tale e che non ci cadono sotto i sensi. Per esempio, avendo io di due anni veduto un colonnello, l’idea <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|668}} ch’io mi formo naturalmente della persona di questo o di quel colonnello, ch’io non conosco di veduta, e in astratto del colonnello, è ancora modellata su quella figura, quelle maniere ec. Anche da ciò si deve inferire quanto sieno importanti le benché minime impressioni della fanciullezza, e quanto gran parte della vita dipenda da quell’età; e quanto sia probabile che i caratteri degli uomini, le loro inclinazioni, questa o quell’altra azione ec. derivino bene spesso da minutissime {{pt|circo-|circostanze }}<section end=3 />