Pagina:Storia della Lega Lombarda.djvu/254: differenze tra le versioni

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gli fosse innanzi comparso, avrebbegli fatto cavare gli occhi. Indecente minaccia per sacerdote. Gli Arcivescovi di Treviri, di Salisburgo e gli altri Principi dell’Impero, era fama, che sentissero come il Magontino, e che l’Imperadore non avesse con se che quel di Colonia ed il Duca di Sassonia. Tutti tra per timore e vile cortigianeria simulavano obbedienza a Pasquale, e nel cuore tenevano per Alessandro. Il Magdeburgense, che era uno tra questi, come Dio volle, capitò in mano de’ Turchi, tornando di Gerusalemme: nella cattività fece voto, che se avesse riacquistata la libertà, avrebbe pubblicamente aderito al vero Papa; come fece appena campato<ref>Epistola Otton. Card. ad S. Thom. Cantuar. ut supra.</ref>.
messo gli fosse innanzi comparso, avrebbegli fatto cavare gli occhi. Indecente minaccia per sacerdote. Gli Arcivescovi di Treviri, di Salisburgo e gli altri Principi dell’Impero, era fama, che sentissero come il Magontino, e che l’Imperadore non avesse con se che quel di Colonia ed il Duca di Sassonia. Tutti tra per timore e vile cortigianeria simulavano obbedienza a Pasquale, e nel cuore tenevano per Alessandro. Il Magdeburgense, che era uno tra questi, come Dio volle, capitò in mano de’ Turchi, tornando di Gerusalemme: nella cattività fece voto, che se avesse riacquistata la libertà, avrebbe pubblicamente aderito al vero Papa; come fece appena campato<ref>Epistola Otton. Card. ad S. Thom. Cantuar. ut supra.</ref>.


Se queste cose avvenivano al solo spargersi della voce che il Papa tornasse in Roma, tornato, e rimesso in seggio, ne avvennero delle più gravi. Imperocchè Guido, ossia Pasquale III, che fino a que’ dì era andato colla fronte alta, abbassò le creste, e incominciò forte a temere, anzi a disperare del suo papato. I Lombardi rifiorivano di belle speranze, per l’oro di che fornivali Alessandro, e per la fervida opera, con cui intendevano i Veronesi e i Padovani ad abbarrar le vie al venturo Imperadore per le loro terre<ref>Card. Arag. Vita Alex. III p. 457 = {{AutoreCitato|Giovanni Battista Verci|Verci}}, Storia degli Eccelini T. 1 . 1. p. 225.</ref>; lo che accennava al virtuoso proposito di tenergli fronte a tutt’uomo.
Se queste cose avvenivano al solo spargersi della voce che il Papa tornasse in Roma, tornato, e rimesso in seggio, ne avvennero delle più gravi. Imperocchè Guido, ossia Pasquale III, che fino a que’ dì era andato colla fronte alta, abbassò le creste, e incominciò forte a temere, anzi a disperare del suo papato. I Lombardi rifiorivano di belle speranze, per l’oro di che fornivali Alessandro, e per la fervida opera, con cui intendevano i Veronesi e i Padovani ad abbarrar le vie al venturo Imperadore per le loro terre<ref>Card. Arag. Vita Alex. III p. 457 = {{AutoreCitato|Giovanni Battista Verci|Verci}}, Storia degli Eccelini T. 1 . 1. p. 225.</ref>; lo che accennava al virtuoso proposito di tenergli fronte a tutt’uomo.