Pagina:La maestrina degli operai.djvu/248: differenze tra le versioni
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{{Pt|sima|sottilissima}} foglia di vetro inumidito, e stette a guardarla con un’espressione di profondo stupore. |
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La madre, ritta accanto a lei, disse singhiozzando: — Figliuol mio! Guarda, figliuol mio: è la tua maestra. Non la riconosci? |
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sima foglia di vetro inumidito, e stette |
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a guardarla con un’espressione di |
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profondo stupore. |
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Il parroco colse quel momento per riavvicinare il crocifisso al suo viso; ma egli lo respinse con un atto iroso della mano, senza staccar gli occhi dalla maestra. |
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La madre, ritta accanto a lei, disse |
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singhiozzando: — Figliuol mio! |
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Guarda, figliuol mio: è la tua maestra. Non |
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la riconosci? |
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Un leggerissimo sorriso gli brillò negli occhi e sulla bocca, e, ansando, tendendo una mano incerta verso di lei, pronunciò qualche parola confusa. |
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Il parroco colse quel momento per |
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riavvicinare il crocifisso al suo viso; |
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ma egli lo respinse con un atto iroso |
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della mano, senza staccar gli occhi |
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dalla maestra. |
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Un leggerissimo sorriso gli brillò |
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negli occhi e sulla bocca, e, ansando, |
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tendendo una mano incerta verso di |
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lei, pronunciò qualche parola confusa. |
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— Mio Dio! — esclamò la madre |
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Dio! |
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