Pagina:La maestrina degli operai.djvu/243: differenze tra le versioni

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La Varetti sentì per istinto che la commissione era per lei, e indovinò quale fosse, e per uno di quei rivolgimenti istantanei che seguono nelle anime buone e nobili alla voce d’un grande dovere, si sentì fuggire tutt’a un tratto debolezza, paura, ribrezzo, e con uno slancio generoso gridò: — Vado! — e afferrato il suo cappuccio, discese correndo, seguita a fatica dalla sua compagna.


Era quello che aveva pensato. La donna veniva da parte del parroco e della madre del Muroni a supplicarla d’andare al letto del ferito.
La Varetti sentì per istinto che la
commissione era per lei, e indovinò
quale fosse, e per uno di quei
rivolgimenti istantanei che seguono nelle
anime buone e nobili alla voce d’un
grande dovere, si sentì fuggire tutt’a
un tratto debolezza, paura, ribrezzo,
e con uno slancio generoso gridò:
— Vado! — e afferrato il suo
cappuccio, discese correndo, seguita a
fatica dalla sua compagna.


— Son qui! — rispose la ragazza, e lasciando il cantoniere stupito del suo coraggio, senza rispondere alla Baroffi che le raccomandava di dir qualche ''bella'' parola, si slanciò sul viale con la donna.
Era quello che aveva pensato. La
donna veniva da parte del parroco e
della madre del Muroni a supplicarla
d’andare al letto del ferito.


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— Son qui! — rispose la ragazza,
e lasciando il cantoniere stupito del
suo coraggio, senza rispondere alla
Baroffi che le raccomandava di dir
qualche bella parola, si slanciò sul
viale con la donna.