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Versione delle 19:26, 8 nov 2012


PROLOGO.


     Salernitana, & d’humil patre nata,
     Del suo signore accesa, innamorata.

E pitaosi accidenti di costei
     Sol son representati a questo effetto,
     Che ne casi finistri, acerbi, & rei
     Mai si disperi uno spirto perfetto,
     Et per mostar che d’huomini & di dei
     Puo vincer l’ira un prudente intelletto,
     Et ch’ardir, tempo, ingegno, oro, & parole
     Fanno ottenere al fin cio che l’huom vuole.

Et s’el troppo aspettar vi fussi grave
     Vostra clementia perdonar ne deve
     Che molta acqua bisogna a grosse nave,
     Et molto tempo a materia non leve
     Ma forse l’atto fiatanto soave
     Che lungo spatio fara parer breve,
     Et se grato non fia come si crede,
     Non commendare quel, ma nostra fede.

Fuga di qui la superba ambitione,
     La voglia e sitial d’argento & oro,
     Vil mercatura, ingrata adulatione.
     Mecanica arte, ingiurioso foro,
     Ciascun, remosso odio, tra, & passione.
     Presti silentio in aspetto decoro,
     Nessun tumulto, o suon ell’aer giri,
     Se gia non son d’amorosi sospiri.