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appena menzione. Or bene, se l’esistenza di un cnlto dei Memmii per Venere è attestata apertamente dai denari di ''L. Memmi. Gal e'' di ''L. C. Memies. L. F. Gal'', può anche ammettersi che accanto a questa dea si venerasse da quella gente anche Apollo, la cui testa forma il tipo del diritto del nostro denaro.
appena menzione. Or bene, se l’esistenza di un cnlto dei Memmii per Venere è attestata apertamente dai denari di ''L. Memmi. Gal e'' di ''L. C. Memies. L. F. Gal'', può anche ammettersi che accanto a questa dea si venerasse da quella gente anche Apollo, la cui testa forma il tipo del diritto del nostro denaro.


Essa, oltre ad avere una pinguedine, la quale fè astenere i numismatici dal dichiararla di Apollo, è cinta da una corona che pare di quercia. Una testa di Apollo con simile corona vedesi sopra una bellissima e rara moneta di Catania, descritta con esattezza soltanto dall’{{AutoreCitato|Joseph Hilarius Eckhel|Eckhel}}<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Joseph Hilarius Eckhel|Eckhel}}}}, ''D. N. V. Tomo I'', pag. 203, così la descrive: Caput iuvenile adversum promissis crinibus et corona querna relimitum, iuxta arcus, in imo ΑΠΟΛΛΩΝ, inde ΧΟΙΚΕΩΝ R/ ΚΑΤΑΝΑΙΩΝ.... Cfr. {{Sc|Fox}}, ''Engravings of unpublished or rare greek coins''. Part. I. pl. III, 30. Questi e l’{{Sc|Head}}, leggono però ΧΟΙΡΙΩΝ.</ref>, ed è sicuro che sia la testa di Apollo dalle lunghe chiome, perchè sotto leggesi {{Sc|απολλων}}.<ref>Nè può sospettarsi che ΑΠΟΛΛΩΝ sia il nome abbreviato dell’artista ''Apollon (ios)'', poiché il nome che leggesi a sinistra della testa, quello è certamente dell’artista. Non so capire perche il {{Sc|{{AutoreCitato|Torremuzza}}}} la dichiarasse testa femminile e l’{{Sc|Head}} (''Catal. B. M. Sicily'', n. 31) non faccia proprio cenno della corona.</ref>. La rappresentazione di Apollo con corona di quercia è unica nelle due citate monete. Se non che essa non resta il solo esempio di attribuzione inesatta nella storia del tipo di Apollo. Sappiamo quanta comunanza di attributi avessero nella primitiva concezione Giove ed Apollo, due divinità nelle quali acquistò forma il concetto del cielo sereno e sgombro di nubi, e come talvolta Giove fosse rappresentato in sembianza di Apollo, imberbe, questi in sembianza di Giove, barbato, collo scettro e sedente come lui. Lo {{Sc|ζευςελλανιος}} che veneravasi in Sicilia e la cui immagine è sulle monete di Siracusa <ref>{{Sc|Head}}, ''Coins of Syracuse''.</ref> non accenna forse ad una medesima ed
Essa, oltre ad avere una pinguedine, la quale fè astenere i numismatici dal dichiararla di Apollo, è cinta da una corona che pare di quercia. Una testa di Apollo con simile corona vedesi sopra una bellissima e rara moneta di Catania, descritta con esattezza soltanto dall’{{AutoreCitato|Joseph Hilarius Eckhel|Eckhel}}<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Joseph Hilarius Eckhel|Eckhel}}}}, ''D. N. V. Tomo I'', pag. 203, così la descrive: Caput iuvenile adversum promissis crinibus et corona querna relimitum, iuxta arcus, in imo ΑΠΟΛΛΩΝ, inde ΧΟΙΚΕΩΝ R/ ΚΑΤΑΝΑΙΩΝ.... Cfr. {{Sc|Fox}}, ''Engravings of unpublished or rare greek coins''. Part. I. pl. III, 30. Questi e l’{{Sc|Head}}, leggono però ΧΟΙΡΙΩΝ.</ref>, ed è sicuro che sia la testa di Apollo dalle lunghe chiome, perchè sotto leggesi {{Sc|απολλων}}.<ref>Nè può sospettarsi che ΑΠΟΛΛΩΝ sia il nome abbreviato dell’artista ''Apollon (ios)'', poiché il nome che leggesi a sinistra della testa, quello è certamente dell’artista. Non so capire perche il {{Sc|{{AutoreCitato|Torremuzza}}}} la dichiarasse testa femminile e l’{{Sc|Head}} (''Catal. B. M. Sicily'', n. 31) non faccia proprio cenno della corona.</ref>. La rappresentazione di Apollo con corona di quercia è unica nelle due citate monete. Se non che essa non resta il solo esempio di attribuzione inesatta nella storia del tipo di Apollo. Sappiamo quanta comunanza di attributi avessero nella primitiva concezione Giove ed Apollo, due divinità nelle quali acquistò forma il concetto del cielo sereno e sgombro di nubi, e come talvolta Giove fosse rappresentato in sembianza di Apollo, imberbe, questi in sembianza di Giove, barbato, collo scettro e sedente come lui. Lo {{Sc|ζευς ελλανιος}} che veneravasi in Sicilia e la cui immagine è sulle monete di Siracusa <ref>{{Sc|Head}}, ''Coins of Syracuse''.</ref> non accenna forse ad una medesima ed