Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/194: differenze tra le versioni
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Narra {{AutoreCitato|Plutarco|Plutarco}} che, essendo Teseo re di Atene, Menesteo, il quale si studiava di guadagnarsi il favor della plebe, incitava i più potenti, che già da gran tempo mal comportavano Teseo. Mentr’egli faceva questi maneggi, aggiunse grande impulso alla sedizione la guerra mossa dai Tindaridi, che sopravvennero, e ''alcuni dicono, senza esitazione, che sopravvennero persuasi da lui''. Da principio non facevano ingiuria veruna, ma richiedevan solamente la sorella rapita da Teseo, e rispondendo loro quei ch’erano nella città, di non saper neppure dov’ella fosse, si |
Narra {{AutoreCitato|Plutarco|Plutarco}} che, essendo Teseo re di Atene, Menesteo, il quale si studiava di guadagnarsi il favor della plebe, incitava i più potenti, che già da gran tempo mal comportavano Teseo. Mentr’egli faceva questi maneggi, aggiunse grande impulso alla sedizione la guerra mossa dai Tindaridi, che sopravvennero, e ''alcuni dicono, senza esitazione, che sopravvennero persuasi da lui''. Da principio non facevano ingiuria veruna, ma richiedevan solamente la sorella rapita da Teseo, e rispondendo loro quei ch’erano nella città, di non saper neppure dov’ella fosse, si |
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