Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/303: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
dell’arte. Scostandosi man mano dal tipo comune del gran bronzo senatorio, essi si accostano a poco a poco a quello del medaglione, finchè ne raggiungono tutta la perfezione. E ciò è naturale e facilmente spiegabile. Siamo al punto culminante del potere e della gloria dell’impero, all’apogeo dell’arte, e questa è messa al servizio della monetazione imperiale. Si aumentano le dimensioni dei pezzi, mostrando una decisa preferenza pei multipli, si coniano i medaglioni a due metalli, come si amano e si adottano appunto in questo tempo le statue di marmo policromo e le incrostazioni a diversi marmi; si porta insomma, come in tutto il resto, la perfezione e la magnificenza anche in questo particolare della grande vita pubblica di Roma.
dell'arte. Scostandosi man mano dal tipo comuno
del gi'an bronzo senatorio, essi si accostano a poco
a poco a quello del medaglione, lincilo ne raggiun-
gono tutta la perfezione. K ciò è naturale e facil-
mente spiegabile. Siamo al punto culminante del
])otere e della gloria dell'impero, all'apogeo dell'arte,
e questa è messa al servizio della monetazione im-
periale. Si aumentano le dimensioni dei pezzi, mo-
strando una decisa preferenza pei multipli, si coniano
i medaglioni a due metalli, come si amano e si
adottano appunto in questo tempo le statue di marmo
policrumo e le incrostazioni a diversi marmi ; si porta
insomma, come in tutto il resto, la perfezione e la
magnificenza anche in questo particolare della grande
vita pubblica di Roma.


Quantunque però il cambiamento del tipo si sia operato sotto il regno d’Adriano, troviamo ancora eccezionalmente sotto quello d’Antonino Pio qualche esempio di bronzo imperatorio, che conserva il vecchio tipo del Senato. Il {{AutoreCitato|Henry Cohen|Cohen}} non ne conosce alcuno, neppure nella seconda edizione, e i due soli finora conosciuti videro la luce in questa ''Rivista''. Quando descrissi il primo nel 1889<ref>''{{TestoCitato|Rivista italiana di numismatica 1888|Rivista Italiana di Numismatica}}''. Anno II: {{TestoCitato|Monete imperiali inedite|''Appunti di Numismatica Romana'', I}}, N. 8.</ref> non pensavo ancora alla questione, che ci occupa, o non vidi come il bronzo descritto vi potesse aver relazione; perciò, seguendo la vecchia divisione, lo classificai semplicemente come G. B., rilevando solo il suo essere anepigrafo, ossia mancante delle lettere '''<span style=font-family:sans-serif;>SC</span>'''. — Quanto al secondo<ref>Detta. - Anno IV: {{TestoCitato|Contribuzioni al Corpus numorum - Collezione Ercole Gnecchi a Milano|''Appunti di Numismatica Romana'', XXII}}, N. 22.</ref>, rimasi dubbioso come chissificaiio; ma poi, trovandovi tutti i caratteri esteriori del (Iran Bronzo, lo collocai in questa categoria, riservandomi di ritornare sulla questione.
Quantunque però il cambiamento del tipo si
sia operato sotto il regno d' Adriano , troviamo
ancora eccezionalmente sotto quello d'Antonino Pio
qualche esempio di bronzo imperatorio, che conserva
il vecchio tipo del Senato. Il Cohen non ne conosco
alcuno, neppure nella seconda edizione, e i due soli
finora conosciuti videro la hice in questa Rioista.
Quando descrissi il primo nel 1889 (^' non pensavo
ancora alla questione, che ci occupa, o non vidi come
il bronzo descritto vi potesse aver relazione ; perciò,
seguendo la vecchia divisione, lo classificai sempli-
cemente come (f. 13., rilevando s(;lo il suo essere ane-
pigrafo, ossia mancante delle lettere SC. — Quanto
al secondo '*'), rimasi dubbioso come chissificaiio; ma
poi, trovandovi tutti i caratteri esteriori del (Iran
Bronzo, lo collocai in (piesta categoria, riservandomi
di ritornare sulla questione.


{{nop}}
(5) Rivista Italiana di Sumixmutiid. Anno II: .l/ii>i<i>l/ di Miiiiii.i-
matica Roìiiana, I, N. H.

(<)) Detta. - Anno IV: Appit/tli di Xiini'-: nnJ/ca li i.'inin'i, XXU, N. :'-2.