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col decadere dell’impero il peso della libra romana abbia diminuito alquanto del primitivo originario peso.
col decadere dell’impero il peso della libra romana abbia diminuito alquanto del primitivo originario peso.


Il {{AutoreCitato|Theodor Mommsen|Mommsen}} assegna alla libra romana antica il peso di grammi 327,45: Le Blanc, Bureau de la Malie, Letronne, Guérard e de Bartbélemy, grammi 326,30: Romé de l’Isle, il {{AutoreCitato|Spirito Fossati|Fossati}}<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Spirito Fossati|Fossati}}}}, De ratione Nummorum, Ponderum et Mensurarum in Gallis sub primae et secundae stirpis regibus. ''Memorie della reale Accademia di Torino'', T. V, p. 151 e seguenti.</ref> ed il {{AutoreCitato|Domenico Promis|Promis}} la ritrovarono invece di grammi 321,238, e noi riteniamo che per la decadente epoca di cui trattasi, quest’ultimo peso di grammi 321,238, possa essere appunto quello della libra romana nell’VIII secolo, avendolo ritrovato eguale, non solo, in un raro ''exagium'' in bronzo di libra romana del IX secolo di perfetta conservazione, ora posseduto dall’illustre archeologo romano {{AutoreCitato|Costantino Corvisieri|Costantino Corvisieri}}<ref>Questo ''Exagium'' della libra romana, del quale riproduciamo il disegno nella nostra tavola dimostrativa n. 1, ha forma rotonda e due lati pieni. Sopra un lato, alla foggia dei denari carolini del IX secolo è inciso in giro la leggenda + {{Sc|leo . nemr . men .}}; nel campo vedonsi scanalature concentriche nel cui mezzo sta una piccola appendice. Eccetto il nomo proprio {{Sc|leo}} e la parola abbreviata {{Sc|men.}} che significare deve ''mensuram'', il rimanente è di oscura interpretazione. Questo ''Exagium'' rende il peso di grammi 321,250.</ref>, ma perchè questo stesso specifico peso ci è dato dal Guérard con 84 soldi merovingi d’oro<ref>{{Sc|Guéraud}}, Op. cit., II table des poids des monnaies. Le Sol d’or mérovengien pèse grains 72 = 3 g.<sup>r</sup> 824.</ref>, che costituivano allora la libra romana.
Il {{AutoreCitato|Theodor Mommsen|Mommsen}} assegna alla libra romana antica il peso di grammi 327,45: Le Blanc, Bureau de la Malie, Letronne, Guérard e de Bartbélemy, grammi 326,30: Romé de l’Isle, il {{AutoreCitato|Spirito Fossati|Fossati}}<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Spirito Fossati|Fossati}}}}, De ratione Nummorum, Ponderum et Mensurarum in Gallis sub primae et secundae stirpis regibus. ''Memorie della reale Accademia di Torino'', T. V, p. 151 e seguenti.</ref> ed il {{AutoreCitato|Domenico Promis|Promis}} la ritrovarono invece di grammi 321,238, e noi riteniamo che per la decadente epoca di cui trattasi, quest’ultimo peso di grammi 321,238, possa essere appunto quello della libra romana nell’VIII secolo, avendolo ritrovato eguale, non solo, in un raro ''exagium'' in bronzo di libra romana del IX secolo di perfetta conservazione, ora posseduto dall’illustre archeologo romano {{AutoreCitato|Costantino Corvisieri|Costantino Corvisieri}}<ref>Questo ''Exagium'' della libra romana, del quale riproduciamo il disegno nella nostra {{Pt|[[../171|tavola]]|[[#pagTav. III|tavola]]}} dimostrativa n. 1, ha forma rotonda e due lati pieni. Sopra un lato, alla foggia dei denari carolini del IX secolo è inciso in giro la leggenda + {{Sc|leo . nemr . men .}}; nel campo vedonsi scanalature concentriche nel cui mezzo sta una piccola appendice. Eccetto il nomo proprio {{Sc|leo}} e la parola abbreviata {{Sc|men.}} che significare deve ''mensuram'', il rimanente è di oscura interpretazione. Questo ''Exagium'' rende il peso di grammi 321,250.</ref>, ma perchè questo stesso specifico peso ci è dato dal Guérard con 84 soldi merovingi d’oro<ref>{{Sc|Guéraud}}, Op. cit., II table des poids des monnaies. Le Sol d’or mérovengien pèse grains 72 = 3 g.<sup>r</sup> 824.</ref>, che costituivano allora la libra romana.


Proponendo non adunque per la libra romana dell’VIII secolo il peso probabile di grammi 321,238, si avrebbero grammi 353,3618 per la libra merovingia e grammi 428,317 per la libra di Carlo Magno: perciò il denaro merovingio, e di Pipino prima dell’anno 755 1/300 di 353,3618 dovrebbe pesare grammo 1,1778: il denaro nuovo di Pipino e quello di Carlo Piagno prima dell’anno 794, 1/264 di 353,3618 e 1/245 di 321,238 avrebbe
Proponendo non adunque per la libra romana dell’VIII secolo il peso probabile di grammi 321,238, si avrebbero grammi 353,3618 per la libra merovingia e grammi 428,317 per la libra di Carlo Magno: perciò il denaro merovingio, e di Pipino prima dell’anno 755 1/300 di 353,3618 dovrebbe pesare grammo 1,1778: il denaro nuovo di Pipino e quello di Carlo Piagno prima dell’anno 794, 1/264 di 353,3618 e 1/245 di 321,238 avrebbe