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nuova divisione della libra, la quale aumentava nuova-
nuova divisione della libra, la quale aumentava nuovamente il valore del denaro d’argento, da 40 denari avrebbe dovuto discendere a 36 63/100, de’ quali fatti non si ha poi traccia veruna nei documenti.
mente il valore del denaro d' argento, da 40 denari
avrebbe dovuto discendere a 36 -|~ , de' quali fatti non si
lia poi traccia veruna nei documenti.


La divisione perciò della libra in 20 soldi ed il nuovo peso istituito da Carlo Magno sono due fatti del tutto separati, fra quali si frappone il periodo del soldo di 40 denari, nel qual periodo nessun cambiamento avvenne nel sistema monetario franco. (Questo periodo, che il Guérard ed il de Barthélemy soppressero completamente, ebbe principio al 755 coi capitolari di Pipino e terminò colla nuova legge di Carlo Magno, alla quale, per la moneta, senza dubbio si riferisce l’editto di Francfort del 794, nelle parole «''De denariis autem certissime sciatis nostrum edictum quod in omni loco, in omni civitate et in omni emptorio similiter vadant isti novi denarii, et accipiantur ab omnbus. Si autem nominis nostri nomisma habent et mero sunt argento, pleniter pensantes''.<ref>{{Sc|Pertz}}, Leges, I, p. 7’2. {{Sc|Balutius}}, Capitul. I, p. 263. {{Sc|D. Bouquet}}, V, 651.</ref>»
La divisione perciò della libra in 20 soldi ed il nuovo
peso istituito da Carlo Mauno sono due fatti del tutto
separati, fra quali si fra;)j)one il periodo del soldo di 40
denari, nel qual periodo nessun cambiamento avvenne nel
sistema monetario franco. (Questo periodo, che il Guérard
ed il de Barthélem^' sop])re«sero completamente, ebbe
principio al 755 coi ca])itolari di Pipino e terminò colla
nuova lesse di Carlo Magno, alla quale, per la moneta,
senza dubbio si riferisce l' editto di Francfort del 794,
nelle parole a Di' deiiariì.-< (ntfeìn certissime sciufis nostrum
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Il Gariel ritiene che la data 7;U sia quella dell'emissione
dei denari colla leiigenda circolare e col monogramma
reale, al quale la voce noniisind deve riferirsi ('-'. Questi
denari di fatto costituiscono la serie di quei jìiù pesanti
nei quali il Guiirard ritrovava il peso di grani ì]2, peso
di un terzo maggiore degli altri battuti da Pipino dopo
l'anno 755, e da Carlo .Magno prima della riforma, i
quali gli diedero grani 24 circa i^-^^), e che noi abbiamo
potuto determinare in grani [)ro[)orzionali 24 precisi: le


Il Gariel ritiene che la data 794 sia quella dell’emissione dei denari colla leggenda circolare e col monogramma reale, al quale la voce ''nomisma'' deve riferirsi<ref>{{Sc|E. Gariel}}, ''Les monnaie royales de France sous la race carolingienne'', p. 22, nota I.</ref>. Questi denari di fatto costituiscono la serie di quei più pesanti nei quali il Guérard ritrovava il peso di grani 32, peso di un terzo maggiore degli altri battuti da Pipino dopo l’anno 755, e da Carlo Magno prima della riforma, i quali gli diedero grani 24 circa<ref>{{Sc|Guérard}}, Op. cit., p. 413 e 414. ''Deux espèces de deniers furent en usage sous le roi Pépin, l’une du poids de 21 grains 2/3 (prima del 755)'' et {{Sc|l’autre du poids de 24 grains environ. Sous Charlemagne on reconnaît aussi deux espèces de deniers; la première se compose de deniers pesant de 23 à 24 grains:}} ''et la seconde de ceux qui en pèsent 32''.</ref>, e che noi abbiamo potuto determinare in grani proporzionali 24 precisi: le
(41) Pkiitz, Leges, I, p. 7'2. I'.autil's, Capitul. I, p. '2ri3. D. BoU(juet,
Y, 651.

(■12) E. Gai'JEI,, Les ìnoniiaie^ ro'jale.'i de. Fraiicn soic.'i la race caro-
lingienne, p. 2'2, nota I.

('4:'>i ClirÉRARi), Op. cit., p. 41:! o 414. Di'nx l'.^prc.'i de deiiler.i fiirenf
en u.'tay/: -iou-i le roi l'épiìi, l'iiiw da poid.i de ?/ gniins :^i.'> fpriiiia del '7 '>.'>)
et l'autke uu pou>s he '24 crains enviuon. Sdus ('mari.emaone on riiidn-

NAIT AUS.SI DKUX ESPÉCES DE DENIERS; I,A PREMIÈRE SE COMPOSE DE

DEMEliS PESANT UE '23 \ '21 'UiAINS: et ìli .teajiide de ceii.r qui eii pìfteiit ■12.