Pagina:Commemorazione di Paolo Ferrari.djvu/8: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Luigi62 (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 3: Riga 3:
Perchè, Signor Sindaco, saran quasi vent’anni che un giovane poeta, il quale per la prima volta affacciavasi dalle battaglie della politica alle battaglie della scena, ricercava di consigli un maestro, che della verde virilità del suo ingegno fosforescente sotto i capelli grigi e della fama del suo nome riempiva, a quei giorni, tutti i teatri d’Italia. Fidente rivolgevasi a lui, dal quale le vicende della politica lo avevano tenuto diviso e lontano, e al quale il suo nome fino a quel dì non era giunto che attraverso il rumore di campi ostili; volgevasi colla fiducia istintiva che ai giovani rivela le nature nate per amare e comprendere la gioventù.
Perchè, Signor Sindaco, saran quasi vent’anni che un giovane poeta, il quale per la prima volta affacciavasi dalle battaglie della politica alle battaglie della scena, ricercava di consigli un maestro, che della verde virilità del suo ingegno fosforescente sotto i capelli grigi e della fama del suo nome riempiva, a quei giorni, tutti i teatri d’Italia. Fidente rivolgevasi a lui, dal quale le vicende della politica lo avevano tenuto diviso e lontano, e al quale il suo nome fino a quel dì non era giunto che attraverso il rumore di campi ostili; volgevasi colla fiducia istintiva che ai giovani rivela le nature nate per amare e comprendere la gioventù.


Ed ei mal non s’appose: che la risposta venne affettuosa: e il giovine poeta la serbò religiosamente: ma il dì che l’antico maestro cadde sul campo dell’arte sua come il forte lavoratore che ha compiuto la sua giornata, quel giovine tra le carte frugando ritrovò la lettera antica e con viva commozione rilesse i caratteri ingialliti dal tempo.
Ed ei mal non s’appose: chè la risposta venne affettuosa: e il giovine poeta la serbò religiosamente: ma il dì che l’antico maestro cadde sul campo dell’arte sua come il forte lavoratore che ha compiuto la sua giornata, quel giovine tra le carte frugando ritrovò la lettera antica e con viva commozione rilesse i caratteri ingialliti dal tempo.


La lettera era questa: e diceva tra l’altro:
La lettera era questa: e diceva tra l’altro:


{{A destra|''3 Luglio 1873.''}}
{{Blocco a destra|''«3 Luglio 1873.''|margine destro=3em}}

«. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . <br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .<br />
Sissignore, Ella dice bene, in politica non posso trovarmi d’accordo con lei.... Sono troppo più{{SAL|8|3|Acul reip}}
Sissignore, Ella dice bene, in politica non posso trovarmi d’accordo con lei.... Sono troppo più