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Ep. S. Thom. Cantuar. 66. ''Adhuc autem incertum est, an dominus Papa Lombardorum velit audire preces, se transferendo ad illos; creditur tamen''.</ref>. Mi penso che forse il chiamassero ad inaugurare la nuova città colla sua presenza, e con questa avvalorare i negozî della Lega.
{{Pt|bardia|Lombardia}}<ref>Ep. S. Thom. Cantuar. 66. ''Adhuc autem incertum est, an dominus Papa Lombardorum velit audire preces, se transferendo ad illos; creditur tamen''.</ref>. Mi penso che forse il chiamassero ad inaugurare la nuova città colla sua presenza, e con questa avvalorare i negozî della Lega.


Divisa Alessandria in tre quartieri, che presero il nome di Gamondo, di Marengo, di Roveredo, e messa sotto la protezione del B. Pietro<ref>Card. Arag. Vita Alex. III p. 460. La scrittura di questa oblazione, che reca i nomi dei due Consoli Alessandrini Nafisco Blanco, e Guglielmo da Bergamonte, leggesi nel registro Vaticano di Papa Innocenzo III lib. 9. La pubblicò Ferdinando Ughelli ''Italia sacra Tom. IV col. 312''.</ref>, i suoi Consoli mossero per Benevento, ove stanziava Alessandro. Offerirono a lui e suoi successori la loro città, ponendola in perpetuo sotto la papale dominazione, obbligandosi ad un annuo censo o tributo verso la R. Chiesa<ref>Ghilini ''Annal. di Alessandria''.</ref>. Alessandro decorò quella città nell’anno 1175 della sede vescovile, e dichiarò cattedrale con molti privilegî la sua chiesa intitolata a S. Pietro<ref>Ughelli. ''Ital. Sacr''. ib.</ref>.
Divisa Alessandria in tre quartieri, che presero il nome di Gamondo, di Marengo, di Roveredo, e messa sotto la protezione del B. Pietro<ref>Card. Arag. Vita Alex. III p. 460. La scrittura di questa oblazione, che reca i nomi dei due Consoli Alessandrini Nafisco Blanco, e Guglielmo da Bergamonte, leggesi nel registro Vaticano di Papa Innocenzo III lib. 9. La pubblicò Ferdinando Ughelli ''Italia sacra Tom. IV col. 312''.</ref>, i suoi Consoli mossero per Benevento, ove stanziava Alessandro. Offerirono a lui e suoi successori la loro città, ponendola in perpetuo sotto la papale dominazione, obbligandosi ad un annuo censo o tributo verso la R. Chiesa<ref>Ghilini ''Annal. di Alessandria''.</ref>. Alessandro decorò quella città nell’anno 1175 della sede vescovile, e dichiarò cattedrale con molti privilegî la sua chiesa intitolata a S. Pietro<ref>Ughelli. ''Ital. Sacr''. ib.</ref>.