Pagina:Nuovi poemetti.djvu/235: differenze tra le versioni

 
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<section begin="1" />nostri contadini la mangiano a desinare e a cena. ''Piada'' dunque cotta sul ''testo''. E sia il pane del Calendimaggio, la qual festa è o deve essere il ''passaggio'', il ''Phase'', dalla vecchia Èra alla nuova. E nel ''passaggio'' è convenevole cibo quello dei tempi primi, quello degli Ebrei che scampano alla servitù, quello dei venuti dall’oriente nella terra Saturnia. Ricordate? Leggete Virgilio, nell’''Eneide'', libro VII, versi 109 e segg. Dove imparerete che in latino si chiamavano ''quadrae'' quelli che noi eredi e fedeli di Roma chiamiamo ''quadretti''. E vedete {{Sc|Hor}}. ''Ep.'' I, 17, 49; {{Sc|Verg.}} ''Moretum'' 47; {{Sc|Sen.}} ''Ben.'' IV, 29, 2.<section end="1" />
<section begin="1" />nostri contadini la mangiano a desinare e a cena. ''Piada'' dunque cotta sul ''testo''. E sia il pane del Calendimaggio, la qual festa è o deve essere il ''passaggio'', il ''Phase'', dalla vecchia Èra alla nuova. E nel ''passaggio'' è convenevole cibo quello dei tempi primi, quello degli Ebrei che scampano alla servitù, quello dei venuti dall’oriente nella terra Saturnia. Ricordate? Leggete {{AutoreCitato|Publio Virgilio Marone|Virgilio}}, nell’''{{TestoCitato|Eneide}}'', libro VII, versi 109 e segg. Dove imparerete che in latino si chiamavano ''quadrae'' quelli che noi eredi e fedeli di Roma chiamiamo ''quadretti''. E vedete {{Sc|Hor}}. ''Ep.'' I, 17, 49; {{Sc|Verg.}} ''Moretum'' 47; {{Sc|{{AutoreCitato|Lucio Anneo Seneca|Sen}}.}} ''Ben.'' IV, 29, 2.<section end="1" />


Pag. 153 ― '''Gli emigranti nella luna'''. <section begin="2" />Lessi in un giornale che alcuni poveri contadini russi s’erano dati a credere di poter salire sulla luna e lì trovare terra e libertà. Uno studente leggeva a loro, mi pare, un romanzo di Verne. Nel mio poemetto si tratta invece d’un libro d’astronomia.<section end="2" />
Pag. {{Djvu page link|153|16}} ― '''Gli emigranti nella luna'''. <section begin="2" />Lessi in un giornale che alcuni poveri contadini russi s’erano dati a credere di poter salire sulla luna e lì trovare terra e libertà. Uno studente leggeva a loro, mi pare, un romanzo di {{AutoreCitato|Jules Verne|Verne}}. Nel mio poemetto si tratta invece d’un libro d’astronomia.<section end="2" />


Pag. 199 ― '''Pietole'''. <section begin="3" />Bisogna aver presenti di Virgilio, specialmente l’''Ecloga'' I, IV, IX, le ''Georg.'' tutte, e in particolare i notissimi episodi delle lodi d’Italia e della vita rustica, l’''Eneide'' qua e là, fermandosi sui versi 521 sgg. del libro III, sui 782 sgg., 793 sgg. del libro VI, sui 91 sgg. dell’VIII. Ma certo anche questo mio additamento è superfluo. I miei lettori, non molti ma buoni, conoscono colui che è veramente il nostro poeta nazionale.
Pag. {{Djvu page link|199|16}} ― '''Pietole'''. <section begin="3" />Bisogna aver presenti di {{AutoreCitato|Publio Virgilio Marone|Virgilio}}, specialmente l’''Ecloga'' I, IV, IX, le ''{{TestoCitato|Georgiche|Georg.}}'' tutte, e in particolare i notissimi episodi delle lodi d’Italia e della vita rustica, l’''{{TestoCitato|Eneide}}'' qua e là, fermandosi sui versi 521 sgg. del libro III, sui 782 sgg., 793 sgg. del libro VI, sui 91 sgg. dell’VIII. Ma certo anche questo mio additamento è superfluo. I miei lettori, non molti ma buoni, conoscono colui che è veramente il nostro poeta nazionale.


I quali, intorno ai particolari accennati nella strofa V, devono ricordare Donato in ''Vergilii vita'', 1-6.<section end="3" />
I quali, intorno ai particolari accennati nella strofa V, devono ricordare Donato in ''Vergilii vita'', 1-6.<section end="3" />