Pagina:Storia della letteratura italiana II.djvu/78: differenze tra le versioni
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La forma più grossolana di questa corruttela era la licenza de’ costumi e del linguaggio, massime nel Clero: corruttela che già destò l’ira di {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}} e di {{AutoreCitato|Santa Caterina da Siena|Caterina}}, ed ora messa in mostra ne’ dipinti e negli scritti, penetrata in tutte le classi della società e in tutte le forme della letteratura, divenuta come una salsa piccante che dava sapore alla vita. La licenza accompagnata con l’empietà e l’incredulità avea a suo principal centro la corte romana, protagonisti Alessandro VI e Leone X. Fu la vista di quella corte che infiammò le ire di Savonarola e stimolò alla separazione Lutero e i suoi concittadini. |
La forma più grossolana di questa corruttela era la licenza de’ costumi e del linguaggio, massime nel Clero: corruttela che già destò l’ira di {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}} e di {{AutoreCitato|Santa Caterina da Siena|Caterina}}, ed ora messa in mostra ne’ dipinti e negli scritti, penetrata in tutte le classi della società e in tutte le forme della letteratura, divenuta come una salsa piccante che dava sapore alla vita. La licenza accompagnata con l’empietà e l’incredulità avea a suo principal centro la corte romana, protagonisti Alessandro VI e Leone X. Fu la vista di quella corte che infiammò le ire di Savonarola e stimolò alla separazione Lutero e i suoi concittadini. |
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Nondimeno il clero per abito tradizionale tuonava dal |
Nondimeno il clero per abito tradizionale tuonava dal |