L'Epitalamio d'Elena: differenze tra le versioni

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O Sposo fortunato, allor che a Sparta,
Soggiorno d'altri Eroi, per l'alte nozze
Giungesti, allor ti starnutò<ref>Qui prende ''Teocrito'' lo starnuto per fausto augurio. Così ''Penelope'' presso d'[[Autore:Omero|''Omero'']] ''[[Odissea/Libro XVII||Odis. XVII.]] v.'' 145. assegna per indizio sicuro dell'uccisione de' Proci l'averle suo figlio starnutato ad ogni parola. Così anche i Soldati presso ''[[Autore:Senofonte|Senofonte]]'' lib. 3. ''Anabas.'' s'auguraron buon esito per un improvviso starnuto. Non resta però, che il nostro ''Teocrito'' nell' ''Idillio'' intitolato Θαλύσια v. 96. per contrario segno non lo prendesse. Può essere, che siccome ''[[Autore:Plutarco|Plutarco]]'' nella ''Vita di Temistocle'' prese in buona parte lo starnutare alla destra, così da que' ciechi Gentili fosse reputato funesto segno lo starnutare alla manca. ''S. Basilio'' al c. 2. d' ''Isaì*aIsaía'' giustamente detesta sì fatta superstizione: ''Uno ha'', dice egli, ''starnutato. Ciò significa qualche cosa, se io parlava... L'insolenza del Dεmonio contra l'uomo è sì grande'' ec.</ref> d'incontro
Alcun per fausto augurio. Avrai tu solo
Suocero Giove, di Saturno il figlio,
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[[Categoria:Testi-E|Epitalamio d'Elena, L']]