Pagina:Le rime di M. Francesco Petrarca I.djvu/174: differenze tra le versioni

 
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{{Capolettera|R}}Imansi a dietro il sestodecimo anno
{{Capolettera|R}}{{Sc|Imansi}} addietro il sestodecim'anno
De’ miei sospiri, et io trapasso inanzi
De’ miei sospiri; ed io trapasso inanzi
Verso l’extremo; et parmi che pur dianzi
Verso l’estremo; e parmi che pur dianzi
{{R|4}}Fosse ’l principio di cotanto affanno.
{{R|4}}Fosse ’l principio di cotanto affanno.
L’amar m’è dolce, et util il mio danno,
L’amar m’è dolce, ed util' il mio danno,
E ’l viver grave; et prego ch’egli avanzi
E ’l viver grave; e prego, ch’egli avanzi
L’empia Fortuna, et temo no chiuda anzi
L’empia fortuna; e temo, non chiuda anzi
{{R|8}}Morte i begli occhi che parlar mi fanno.
{{R|8}}Morte i begli occhi che parlar mi fanno.
Or qui son, lasso, et voglio esser altrove;
Or qui son lasso, e voglio esser altrove;
Et vorrei più volere, et più non voglio;
E vorrei più volere, e più non voglio;
{{R|11}}Et per più non poter fo quant’io posso;
{{R|11}}E per più non poter, fo quant’io posso:
E d’antichi desir’ lagrime nove
E d’antichi desir lagrime nove
Provan com’io son pur quel ch’i’ mi soglio,
Provan, com’io son pur quel ch’i’ mi soglio:
{{R|14}}Nè per mille rivolte anchor son mosso.</poem>
{{R|14}}Nè per mille rivolte ancor son mosso.</poem>
<section end="Sonetto XCV" />
<section end="Sonetto XCV" />


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{{Capolettera|U}}Na donna più bella assai che ’l sole,
{{Capolettera|U}}{{Sc|Na}} donna più bella assai che ’l Sole,
Et più lucente, et d’altrettanta etade,
E più lucente, e d’altrettanta etade,
Con famosa beltade,
Con famosa beltade,
Acerbo anchor mi trasse a la sua schiera.
Acerbo ancor mi trasse alla sua schiera:
{{R|5}}Questa in penseri, in opre et in parole
{{R|5}}Questa in penseri, in opre, ed in parole;
(però ch’è de le cose al mondo rade),
Però ch’è de le cose al mondo rade;
Questa per mille strade
Questa per mille strade
Sempre inanzi mi fu leggiadra altera.
Sempre innanzi mi fu leggiadra altera:
Solo per lei tornai da quel ch’i’ era,
Solo per lei tornai da quel ch’i’ era,
{{R|10}}Poi ch’i’ soffersi gli occhi suoi da presso;
{{R|10}}Poi ch’i’ soffersi gli occhi suoi da presso:
Per suo amor m’er’io messo
Per suo amor m’er’io messo
A faticosa impresa assai per tempo:
A faticosa impresa assai per tempo,
Tal che, s’i’arrivo al disïato porto,
Tal, che s’i’arrivo al desiato porto,
Spero per lei gran tempo
Spero per lei gran tempo
{{R|15}}Viver, quand’altri mi terrà per morto.</poem>
{{R|15}}Viver quand’altri mi terrà per morto.</poem>
<section end="Canzone XXIV" />
<section end="Canzone XXIV" />


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{{A destra|Que}}

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