Autorità garante della concorrenza - provvedimento 21277 del 23 giugno 2010 - Wind Fastweb Condotte Telecom Italia: differenze tra le versioni

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{{Qualità|avz=25%|data=18 giugno 2012|arg=Da definire}}-
 
{{Intestazione
| Progetto= Diritto
| Argomento= diritto
| Organismo emittente = Autorità garante della concorrenza e del mercato
| Titolo = Provvedimento 21277 del 23 giugno 2010 - Wind Fastweb Condotte Telecom Italia
| Iniziale del titolo =C
| Eventuale sottotitolo =
| Anno di pubblicazione= 1994
| URL della versione cartacea a fronte =
Provvedimento }}
 
A428 - WIND-FASTWEB/CONDOTTE TELECOM ITALIA
 
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e “Infostrada”, per l'offerta di servizi di telefonia fissa, voce e dati, anche a banda larga. WIND possiede una propria rete di telecomunicazione integrata costituita da circa 19.270 km. di backbone in fibra ottica e circa 3.725 km. di Metropolitan Area Networks (MANs) in fibra ottica in 39 città italiane. </br>
Nel corso del 2008, il fatturato di WIND, interamente realizzato in Italia, è stato pari a circa 5,519 miliardi di euro.
 
Fastweb
 
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II. I FATTI SEGNALATI
 
4. In data 24 febbraio 2010 WIND ha segnalato presunti comportamenti anticoncorrenziali messi in atto dalla società
Telecom Italia S.p.A. (nel seguito TI) riguardanti: i) rifiuti di attivazione dei clienti e mancati aggiornamenti delle basi
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5. In data 12 aprile 2010 anche FW segnalava analoghi comportamenti riguardanti presunti abusi nelle offerte narrowband alla clientela business e alla pubblica amministrazione. </br>
 
narrowband alla clientela business e alla pubblica amministrazione.
I rifiuti di attivazione
 
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8. WIND ha effettuato un’analisi delle causali tecniche di tutti i rifiuti al fine di dimostrare come alcuni di essi abbiano
giustificazioni pretestuose mentre altri riflettano l’uso scorretto di causali il cui utilizzo dovrebbe essere circoscritto a precisi eventi. In altri casi, infine, WIND sostiene che alcuni rifiuti derivino dalla mancata o incompleta implementazione da parte di TI di procedure e controlli che, ove fossero stati effettuati, avrebbero condotto
precisi eventi. In altri casi, infine, WIND sostiene che alcuni rifiuti derivino dalla mancata o incompleta
implementazione da parte di TI di procedure e controlli che, ove fossero stati effettuati, avrebbero condotto
all’immediata attivazione dei servizi. </br>
9. Con riferimento alla causale “cliente irreperibile” e “rinuncia cliente”, WIND evidenzia che tali rifiuti hanno luogo ogniqualvolta, nel corso del processo di attivazione, si rende necessario il contatto con il cliente stesso, ed è una
ogniqualvolta, nel corso del processo di attivazione, si rende necessario il contatto con il cliente stesso, ed è una
causale di rifiuto tipicamente usate da TI nei casi di attivazione di servizi wholesale su linea non attiva. </br>
10. WIND segnala che è occorsa una recente modifica dei processi di attivazione dei clienti, in base alla quale laddove ad un primo tentativo (effettuato da TI) il cliente sia irreperibile o dichiari di rinunciare all’attivazione, tale circostanza
ad un primo tentativo (effettuato da TI) il cliente sia irreperibile o dichiari di rinunciare all’attivazione, tale circostanza
viene notificata all’OLO che ha tempo 3 giorni per ricercare il cliente. </br>
1 [Nella presente versione alcuni dati sono omessi, in quanto si sono ritenuti sussistenti elementi di riservatezza o di segretezza delle