Pagina:Zibaldone di pensieri III.djvu/285: differenze tra le versioni

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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|1622}}-->possibili. Dipendeva o no dalla sua volontà il farci affatto diversi? e l’averci fatto quali siamo? Dunque egli ha potuto e può fare altri ordini diversissimi di cose, e aver con loro que’ rapporti di quella natura che vuole. Altrimenti egli non sarà l’autor della natura, e torneremo per forza al sogno di Platone, che suppone le idee e gli archetipi delle cose, fuori di Dio, e indipendenti da esso. S’elle esistono in Dio, come dice S. Agostino, (vedi p. 1616). e se Dio le ha fatte, non abbraccia egli dunque quelle sole forme secondo cui ha fatto le cose che noi conosciamo, ma tutte le forme possibili, e racchiude tutta la possibilità, e può far cose <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|1623}} di qualunque natura gli piaccia, ed aver con loro qualunque rapporto gli piaccia, anche nessuno ec.
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|1622}}-->possibili. Dipendeva o no dalla sua volontà il farci affatto diversi? e l’averci fatto quali siamo? Dunque egli ha potuto e può fare altri ordini diversissimi di cose, e aver con loro que’ rapporti di quella natura che vuole. Altrimenti egli non sarà l’autor della natura, e ''torneremo per forza al sogno di Platone, che suppone le idee e gli archetipi delle cose fuori di Dio e indipendenti da esso''. S’elle esistono in Dio, come dice S. {{AutoreCitato|Agostino d’Ippona|Agostino}} (vedi p. 1616), e se Dio le ha fatte, non abbraccia egli dunque quelle sole forme secondo cui ha fatto le cose che noi conosciamo ma tutte le forme possibili, e racchiude tutta la possibilità, e può far cose <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|1623}} di qualunque ''natura'' gli piaccia ed aver con loro ''qualunque'' rapporto gli piaccia, anche nessuno ec.


L’infinita possibilità che costituisce l’essenza di Dio, è necessità. Da che le cose esistono, elle sono necessariamente possibili. (Una sola e menoma cosa che oggi esistesse basterebbe a dimostrare che la possibilità è necessaria ed eterna). Se nessuna affermazione o negazione è assolutamente vera, dunque tutte le cose e le affermazioni ec. sono assolutamente possibili. Dunque l’infinita possibilità è l’unica cosa assoluta. Ell’é necessaria, e preesiste alle cose. Quest’esistenza non l’ha che in Dio. Quest’ultimo pensiero merita sviluppo. Vedi p. {{ZbLink|1645}}. capoverso 1 (3 settembre 1821).
L’infinita possibilità che costituisce l’essenza di Dio è necessità. Da che le cose esistono, elle sono necessariamente possibili (una sola e menoma cosa che oggi esistesse basterebbe a dimostrare che la possibilità è necessaria ed eterna). Se nessuna affermazione o negazione è assolutamente vera, dunque tutte le cose e le affermazioni ec. sono assolutamente possibili. Dunque l’infinita possibilità è l’unica cosa assoluta. Ell’è necessaria, e preesiste alle cose. Quest’esistenza non l’ha che in Dio. Quest’ultimo pensiero merita sviluppo. Vedi p. {{ZbLink|1645}}, capoverso 1 (3 settembre 1821).




{{ZbPensiero|1623/1}}Circa le differenti qualità che i diversi organi percepiscono negli oggetti, come altrove dissi, vedi Dutens. par.1. cap. 3. §.40. e tutto quel capo (3 settembre 1821).
{{ZbPensiero|1623/1}}Circa le differenti qualità che i diversi organi percepiscono negli oggetti, come altrove dissi, vedi Dutens, par.1, cap. 3, §.40 e tutto quel capo (3 settembre 1821).