Intorno ad uno scritto di Raimondo Montecuccoli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
CandalBot (discussione | contributi)
m Bot: semplificazione Template:Intestazione
StefanoC (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 65:
Intendo parlare di D. Valente Gandolfi Canonico della Ducale Chiesa di S. Marco in Venezia, nativo di Gaiato.
 
Il primo a menzionarlo, fu {{AutoreCitato|Apostolo Zeno}} nelle annotazioni alla {{TestoCitato|Biblioteca dell’eloquenza italiana|Biblioteca dell’Eloquenza Italiana}} del Fontanini, e precisamente all’annotazione riferentesi al seguente libro del celebre Protomedico Jacopo Grandi pur di Gaiato: Risposta di Jacopo Grandi Medico Professore di Notomia in Venezia, e Accademico della Crusca ad una lettera del Sig. Dottor Alessandro Pini etc., in Venezia, MDXLXXXVI etc. . Lo Zeno nella cennata annotazione fornisce notizie intorno al Grandi, che furono riprodotte dal Tiraboschi nella Biblioteca Modenese all’articolo riferentesi a detto illustre Medico. Credo opportuno di riferire il seguente passo di Apostolo Zeno: “Il Grandi meriterebbe che più a lungo fermassi il ragionamento sopra di lui, se la brevità che mi sono prefissa in queste annotazioni mel permettesse, avendone avute sicure informazioni dal signor dottor Giuseppe Grandi suo nipote, di non minor valore nella sua professione, che il defunto suo zio, il quale nacque in Gaiato luogo fertile e civile nel Frignano nel ducato di Modena, ai XXVII di Giugno nel 1646. Fatti i suoi primi studj in Bologna, si portò in Venezia, dove sotto la disciplina di don Valente Gandolfi, suo zio materno, e canonico della chiesa ducale di san Marco, il che di rado ad un forestiero concedesi, imparò a fondo la greca e latina lingua” .
 
Nel riportato passo è da avvertire la indicazione che D. Valente Gandolfi era zio materno di Jacopo Grandi, e canonico della Chiesa Ducale di S. Marco, il che di rado ad un forestiero concedesi.