Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/422: differenze tra le versioni
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{{RigaIntestazione | ''Le mogli straniere.'' | ESDRA,10. | ''rimandate.'' }} |
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<section begin=9 />{{Colonna}}{{vb|9|11}}i quali tu desti per mano de’ tuoi servitori profeti, dicendo: Il paese, nel quale voi entrate per possederlo, è un paese immondo per l’immondizia de’ popoli di que’ paesi, nelle loro abbominazioni, delle quali l’hanno riempiuto, da un capo all’altro, con le lor contaminazioni. |
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{{vb|9|12}} Ora dunque, non date le vostre figliuole a’ lor figliuoli; e non prendete le lor figliuole per li vostri figliuoli; e non procacciate giammai in perpetuo nè la pace, nè il ben loro; acciocchè siate fortificati, e mangiate i beni del paese, e lasciate quello per eredità a’ vostri figliuoli in perpetuo<ref>{{BibLink|Prov|13|22}}</ref>. |
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{{vb|9|13}} Ora, dopo tutte le cose che ci son sopraggiunte per le nostre opere malvage, e per le nostre gran colpe (benchè, o Dio nostro, tu ti sii rattenuto disotto della nostra iniquità<ref>{{BibLink|Sal|103|10}}</ref>, e ci abbi dato un tal rimanente, quale ''è'' questo), |
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{{vb|9|14}} torneremmo noi a rompere i tuoi comandamenti<ref>{{BibLink|Giov| 5|14}} {{BibLink|2 Piet|2|20}},{{BibLink|2 Piet|21|21|21}}</ref>, e ad imparentarci co’ popoli ''dati a'' queste abbominazioni? non ti adireresti tu contro a noi fino all’estremo, talchè non ''vi sarebbe più'' nè rimanente, nè scampo alcuno? |
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{{vb|9|15}} Signore Iddio d’Israele, tu ''sei'' giusto; conciossiachè noi siamo rimasti alcun residuo, come ''si vede'' al dì d’oggi; eccoci davanti a te con la nostra colpa<ref>{{BibLink|Rom|3|19}}</ref>; perciocchè ''altrimenti'' sarebbe impossibile di durare davanti alla tua faccia per questo.<section end=9 /><section begin=10 /> |
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⚫ | <section end=9 /><section begin=10 />{{Centrato|<small>''Le donne forestiere rimandate.''</small>}}{{vb|10|1|capolettera}} ORA, mentre Esdra faceva orazione, e confessione, piangendo, e prostrato davanti alla Casa di Dio<ref>{{BibLink|2 Cron|20|9}}</ref>, una grandissima moltitudine d’Israele, d’uomini, e di donne, e di fanciulli, si adunò appresso di lui; perciocchè il popolo piangeva d’un gran pianto. |
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{{vb|10|2}} Allora Secania, figliuolo di Iehiel, dei figliuoli di Elam, parlò ad Esdra, e gli disse: Noi abbiam misfatto contro all’Iddio nostro, avendo menate donne straniere<ref>{{BibLink|Es|34|16}} {{BibLink|Deut|7|3}} {{BibLink|Neem|13|27}}</ref>, d’infra i popoli di questo paese; ma ora vi è pure alcuna speranza ad Israele intorno a questo. |
{{vb|10|2}} Allora Secania, figliuolo di Iehiel, dei figliuoli di Elam, parlò ad Esdra, e gli disse: Noi abbiam misfatto contro all’Iddio nostro, avendo menate donne straniere<ref>{{BibLink|Es|34|16}} {{BibLink|Deut|7|3}} {{BibLink|Neem|13|27}}</ref>, d’infra i popoli di questo paese; ma ora vi è pure alcuna speranza ad Israele intorno a questo. |