Pagina:Memorie dell'ingegnere Giovanni Milani.djvu/13: differenze tra le versioni

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{{Annotazione a lato|XV. Confronto delle due linee.}}
{{Annotazione a lato|XV. Confronto delle due linee.|15}}


25. Tutto questo premesso a chiarezza di cose, e presa per guida la sola utilità pubblica e null’altro, facciamoci confronto delle due linee di Treviglio e di Bergamo, chiamando per facilità di discorso ''prima'' la linea che va retta a Milano per Treviglio; ''seconda'' quella che vi giugne sviando per Bergamo e Monza.
25. Tutto questo premesso a chiarezza di cose, e presa per guida la sola utilità pubblica e null’altro, facciamoci confronto delle due linee di Treviglio e di Bergamo, chiamando per facilità di discorso ''prima'' la linea che va retta a Milano per Treviglio; ''seconda'' quella che vi giugne sviando per Bergamo e Monza.
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26. La prima linea cammina, come fu detto, retta da Brescia a Milano, piegando soltanto alcun poco al passaggio dell’Adda.
26. La prima linea cammina, come fu detto, retta da Brescia a Milano, piegando soltanto alcun poco al passaggio dell’Adda.
La seconda, quella dell’ingegnere sig. Sarti, va da Brescia a Palosco, di là sale a Bergamo, da dove discende non retta, ma per alcuni rettilinei uniti da curve, a Trezzo sull’Adda, che varca in faccia alle rovine del castello Visconti. Da Trezzo corre a Monza, e da Monza a Milano <ref>Memoria intorno alla progettata strada a ruotaie di ferro nel Regno lombardo-veneto in rapporto ai bisogni della città e provincia di Bergamo.— Bergamo, dalla stamperia Crescini, 1837. (In questa Memoria, stampata dai signori Bergamaschi, e descritta la linea del signor ingegnere Sarti.)</ref>{{SAL|13|3|Silvio Gallio}}
La seconda, quella dell’ingegnere sig. Sarti, va da Brescia a Palosco, di là sale a Bergamo, da dove discende non retta, ma per alcuni rettilinei uniti da curve, a Trezzo sull’Adda, che varca in faccia alle rovine del castello Visconti. Da Trezzo corre a Monza, e da Monza a Milano <ref>Memoria intorno alla progettata strada a ruotaie di ferro nel Regno lombardo-veneto in rapporto ai bisogni della città e provincia di Bergamo.— Bergamo, dalla stamperia Crescini, 1837. (In questa Memoria, stampata dai signori Bergamaschi, e descritta la linea del signor ingegnere Sarti.)</ref>