Pagina:Le pitture notabili di Bergamo.djvu/103: differenze tra le versioni

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<section begin="1" /><noinclude>chie </noinclude>Virtù morali, e vaghi paesetti da ''Gio. Batista Bascheni'' d’Averara; e proseguendo il cammino a destra, troveremo in poca distanza la Chiesa della
<section begin="1" />{{Pt|chie|parecchie}} Virtù morali, e vaghi paesetti da ''Gio. Batista Bascheni'' d’Averara; e proseguendo il cammino a destra, troveremo in poca distanza la Chiesa della


<section begin="2" />{{Centrato|MADONNA DELLO SPASIMO.}}{{SAL|103|3|Luigi62}}<section end="1" />
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{{Centrato|XLIX.}}
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{{Capolettera|E}}Retta con tre Altari nel 1592. e indi arricchita di nobilissime Pitture del ''Cavagna'' ne’ fianchi dell’Altar principale, ne’ due Altari laterali, e nella soffitta; le quali nel rifabbricarsi della Chiesa in questi ultimi anni, sono state parte alienate, e parte distrutte; non essendosi conservato di quell’aureo pennello che il Cristo deporto dalla Croce, rovinato dall’umido del luogo sotterraneo, dove su trasportato. Quivi ci fermeremo a contemplare prima le belle Immagni della Vergine addolorata, e dei due Angeli che la fiancheggiano in cima della Facciata esteriore, siccome le sotto ancora dei quattro Profeti, scolpiti in pietra dal nostro ''Peroani''; il quale ha saputo sì fattamente addolcire i dintorni nel sasso, e in esso imprimere i più significanti caratteri di tristezza, che sembran figure di carne e spiranti. Dentro alla Chiesa troveremo agli Altari laterali due Tavole del ''Cappella'': l’una colla B. V. e il Bambino, e tre Santi Gesuiti; l’altra col Bambin Gesù, e S. Antonio sulle nubi, e nel piano i SS. Carlo, Antonio Abate, Francesco, ec. All’Altar maggiore v’ha l’Effigie in legno della Vergine col Cristo morto in grembo, di buona mano. Lo Scalvini Bresciano ha condotto i Freschi del Coro,{{SAL|103|3|Luigi62}}<section end="2" />
{{Capolettera|E}}Retta con tre Altari nel 1592. e indi arricchita di nobilissime Pitture del ''Cavagna'' ne’ fianchi dell’Altar principale, ne’ due Altari laterali, e nella soffitta; le quali nel rifabbricarsi della Chiesa in questi ultimi anni, sono state parte alienate, e parte distrutte; non essendosi conservato di quell’aureo pennello che il Cristo deporto dalla Croce, rovinato dall’umido del luogo sotterraneo, dove su trasportato. Quivi ci fermeremo a contemplare prima le belle {{Ec|Immagni|Immagini}} della Vergine addolorata, e dei due Angeli che la fiancheggiano in cima della Facciata esteriore, siccome le sotto ancora dei quattro Profeti, scolpiti in pietra dal nostro ''Peroani''; il quale ha saputo sì fattamente addolcire i dintorni nel sasso, e in esso imprimere i più significanti caratteri di tristezza, che sembran figure di carne e spiranti. Dentro alla Chiesa troveremo agli Altari laterali due Tavole del ''Cappella'': l’una colla B. V. e il Bambino, e tre Santi Gesuiti; l’altra col Bambin Gesù, e S. Antonio sulle nubi, e nel piano i SS. Carlo, Antonio Abate, Francesco, ec. All’Altar maggiore v’ha l’Effigie in legno della Vergine col Cristo morto in grembo, di buona mano. Lo ''Scalvini'' Bresciano ha condotto i Freschi del Coro,<section end="2" />