Pagina:Progetto della strada di ferro da Milano a Como.djvu/1: differenze tra le versioni

CandalBot (discussione | contributi)
m Bot: template SAL
Silvio Gallio (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
.







Riga 14: Riga 10:
<center>''I<small>NTRODUZIONE.</small>''</center>
<center>''I<small>NTRODUZIONE.</small>''</center>


Se presso il pubblico Lombardo non mancò d’incoraggiamento e d’appoggio negli scorsi dieci anni il progetto d’introdurre sopra i tre più estesi laghi della Lombardia il muovo metodo di navigazione coi battelli a vapore, talchè questi, malgrado molti ostacoli incontrati, vi contribuiscono tuttavia a facilitare le comunicazioni per acqua, sia nell’interno dello Stato che coll’estero, e se in conseguenza di ciò non tardarono poi ad essere introdotte ed attivate dianzi per conto di privati intraprenditori e poscia del R. Erario le nuove vetture celeri dette anche ''velociferi'', che facendo centro in Milano eseguiscono le loro corse giornaliere in continuazione e corrispondenza delle corse dei suddetti battelli a vapore, e mettono così in più facile comunicazione tra di loro le principali città ed acque navigabili del Milanese con grande vantaggio del commercio e del pubblico, ci sembra che dovrebbe ora essere ugualmente ben accolto ed aggradito dallo stesso pubblico il pensiero di costruire una strada ferrata fra Milano ed il più vicino dei suddetti laghi, che è quello di Como, applicandovi le macchine a vapore per qualche tratta in vece dei cavalli per motore, onde avere così una prima strada di tal genere anche in Italia.{{SAL|1|3|Silvio Gallio}}
Se presso il pubblico Lombardo non mancò d’incoraggiamento e d’appoggio negli scorsi dieci anni il progetto d’introdurre sopra i tre più estesi laghi della Lombardia il muovo metodo di navigazione coi battelli a vapore, talchè questi, malgrado molti ostacoli incontrati, vi contribuiscono tuttavia a facilitare le comunicazioni per acqua, sia nell’interno dello Stato che coll’estero, e se in conseguenza di ciò non tardarono poi ad essere introdotte ed attivate dianzi per conto di privati intraprenditori e poscia del R. Erario le nuove vetture celeri dette anche ''velociferi'', che facendo centro in Milano eseguiscono le loro corse giornaliere in continuazione e corrispondenza delle corse dei suddetti battelli a vapore, e mettono così in più facile comunicazione tra di loro le principali città ed acque navigabili del Milanese con grande vantaggio del commercio e del pubblico, ci sembra che dovrebbe ora essere ugualmente ben accolto ed aggradito dallo stesso pubblico il pensiero di costruire una strada ferrata fra Milano ed il più vicino dei suddetti laghi, che è quello di Como, applicandovi le macchine a vapore per qualche tratta in vece dei cavalli per motore, onde avere così una prima strada di tal genere anche in Italia.