Teatro Historico di Velletri/Arme della Città: differenze tra le versioni

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Vengo confermato in questo pensiero da quel che registra Pierio Valeriano, il quale per sentenza di Proclo, dicendo, che il Lauro sia simbolo di salute; vuole che però per custodia, tanto delle case, quanto delle persone si usasse; anzi ne' due seguenti versi d'Ovidio.
<poem>''Postibus Augusti eadem fidissima Custos<br>Ante Fores stabis, etc.''</poem><ref>Fedelissimo custode della porta d'Augusto<br>starai appeso ai battenti ...</ref></poem>
Egli intende che la Corona Civica (questa si soleva dare à chi liberava di morte un Cittadino Romano) fosse di Lauro, et una tal Corona stasse sospesa nella facciata del Palazzo d'Ottaviano, come per Custodia. Se bene alcuni per le medesime parole del Poeta, pensano ch'avanti al Palazzo d'Augusto non la Corona Civica, ma le proprie piante di Lauro piantate fossero, ''Eadem verò specie Civicam eam fuisse crediderim, quam Augusti Foribus affixam, Ovidius ait; quamvis nonnulli Arbores ipsas satas putent, quia ita scriptum à Poeta sit; Postibus, etc''.
 
Confermasi quest'ultima sentenza per quello che scrive Dione, il quale registra, che frà gli altri honori, che furono fatti dal Popolo Romano al nostro Ottaviano, quando orò in Senato per la rinuncia del Governo, e per la divisione delle Provincie alla cura de' principali Cittadini Romani, fù decretato, che avanti al suo Palazzo si piantassero li Lauri. Recitarò le sue parole, ''Cæsari, cum Orationem de eiurando Regno, ac dividendis Provinciis habuisset, multi erant honores delati, nempè ut antè ipsius Domum il Palatio Lauri penerentur''.
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