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554 bernardo morsolin



I quattro rovesci, de’ quali s’è parlato, non sono i soli della medaglia, che il Gualdo dichiara lavoro del Vellano. L’Armand ne descrive altri tre. L’uno porta, chiusa in una corona, la leggenda, in cui si commemora: IACOBYS • COTTIFREDVS • ROMANVS • PHISICVS • EIVSDEM • SVFFRAGIO • HAS AEDES • A • FVNDAMENTIS • EREXIT. Il Gottifredi era primo medico di Paolo, col cui assenso aveva fabbricata la sua casa in piazza Navona; casa, demolita il 1692 nel luogo, ove sorge la Chiesa di Sant’Agnese. La medaglia fu anzi scoperta in quel sito e in quell’anno1. L’altro rovescio è identico a quello della leggenda: AVDIENTIA • PVBLICA • PONT • MAX. Non varia che in quest’ultima, sostituendo visi: CONSISTORIVM • PVBLICVM 2. Il terzo reca, come quello in memoria del Gottifredi, la sola scritta entro una corona. Vi si legge cioè: ANNO • CHRISTI • MCCCCLXX • HAS • AEDES • CONDIDIT3. Che questi tre rovesci possano essere, come gli altri, opera del Vellano, non è cosa, che si voglia né asserire, né negare. Potrebbesi anche pensare che al diritto del Vellano, conservato nella zecca pontificia, si adattassero all’occorrenza i nuovi rovesci lavorati per mano d’altri artefici. E tali vorrebbero credersi forse i due dalle corone con entrovi le leggende. Del Vellano sarebbe a riputarsi piuttosto il rovescio con la leggenda: CONSISTORIVM PVBLICVM. Lo esige l’identità della storia con l’altro dalla leggenda: AVDIENTIA • PVBLICA • PONT • MAX •4.


  1. Idem, Tom. II. pag. 82. n. 11. Tom. III. pag. 163. e. — Litta, op. e loc. cit., n. 12.
  2. Armand. Tomo n, pag. 82, n. 10. — Trésor de Numismatique. I, fasc. XXIII.
  3. Armand. Tomo II, pag. 88, n. 16. — Litta, op. e loc. cit., n. 9.
  4. Armand. Tomo II, pag. 33.