Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/39: differenze tra le versioni
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rino ohe quello del Reichel, descritto al N. 2127<ref>''Die Reichelsche Münzsammlung in St. Petersburg''. Ivi, 1843, pag. 513.</ref>. Volli accertarmi anche di questo ultimo, dubitando di qualche sbaglio, ed infatti bastò la lettura della descrizione per riconoscere che il dubbio era fondato. |
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Per poco che si considerino le modificazioni successive avvenute nel tipo del minuto, ognuno potrà convincersi che questo del Reichel è incompatibile coll’epoca dell’ultimo Doge a vita. Infatti, abbiamo lettere antiche le quali non convengono all’Antoniotto; leggenda completa al rovescio, mentre il Cardinale l’avea di già ridotta alle semplici iniziali nei suoi ultimi minuti; zecchiere e, che non troviamo neppure una sola volta nelle numerose monete dell’Adorno; mancanza della crocetta e delle rosette al dritto, e presenza d’una rosetta al rovescio; peso di 0,530 che non è raggiunto da alcuno dei sei denarini dell’Agostino né dai tre del Cardinale che si conoscono. Finalmente l’{{Sc|ianve}} invece di {{Sc|genve}}, che dovrebbe essere la foggia caratteristica delle monete dell’ultimo Doge. Tutti questi dati ci rendono avvertiti, che quel minuto, invece d’un Antoniotto Adorno, è un Raffaele dello stesso casato, erroneamente letto, al quale si è fatta l’aggiunta di due lettere al dritto, perchè non ne abbiamo alcuno che abbia quattro lettere alla destra e sei alla sinistra, e tutti terminano in {{Sc|ian}}. |
Per poco che si considerino le modificazioni successive avvenute nel tipo del minuto, ognuno potrà convincersi che questo del Reichel è incompatibile coll’epoca dell’ultimo Doge a vita. Infatti, abbiamo lettere antiche le quali non convengono all’Antoniotto; leggenda completa al rovescio, mentre il Cardinale l’avea di già ridotta alle semplici iniziali nei suoi ultimi minuti; zecchiere e, che non troviamo neppure una sola volta nelle numerose monete dell’Adorno; mancanza della crocetta e delle rosette al dritto, e presenza d’una rosetta al rovescio; peso di 0,530 che non è raggiunto da alcuno dei sei denarini dell’Agostino né dai tre del Cardinale che si conoscono. Finalmente l’{{Sc|ianve}} invece di {{Sc|genve}}, che dovrebbe essere la foggia caratteristica delle monete dell’ultimo Doge. Tutti questi dati ci rendono avvertiti, che quel minuto, invece d’un Antoniotto Adorno, è un Raffaele dello stesso casato, erroneamente letto, al quale si è fatta l’aggiunta di due lettere al dritto, perchè non ne abbiamo alcuno che abbia quattro lettere alla destra e sei alla sinistra, e tutti terminano in {{Sc|ian}}. |
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{{SAL|39|3|Carlomorino}} |