Teatro Historico di Velletri/Ville d'Antichi Romani: differenze tra le versioni

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Non molto distante, in positura uguale, vi stà una proprietà del nostro Conv. di S. Francesco, detta Coscone, e vi si vedono ne' siti intorno molte rovine. In questo luogo vogliono alcuni, che vi stasse la Villa de' Cosconi Romani, che se bene questa Fameglia<ref>La ''Gens Cosconia'', come attesta giustamente lo stesso Autore, era di origine plebea, e nessuno dei suoi membri assurse mai alla carica del consolato. Il primo appartenente a questa famiglia è stato il pretore M. Cosconio che prestò servizio durante la Seconda Guerra Punica. Un Cosconio scrittore di epigrammi viene menzionato da Marziale in due suoi epigrammi. Un Gaio Cosconio, con la carica di pretore, si distinse nell'89 a.C. per aver condotto una spedizione romana contro il ribelle Mario Egnazio durante la cosiddetta ''guerra sociale'', scatenata dai popoli italici contro Roma che continuava a negare loro il diritto di godere della cittadinanza.</ref> era delle Plebee, nulladimeno era delle principali, come si puo argomentare da gl'officij, e gradi havuti nel governo della Repubblica, perche sono stati Pretori, Questori, Tribuni della plebe, Edili , e Tribuni militari, trà quali assieme con Marco Menio, vi fù Marco Cosconio, che morì in Benevento nella Guerra contro Cartaginesi, dice Livio.
 
Ottaviano Cesare, ò per dir meglio la Fameglia Ottavia, haveva la sua Villa, della quale s'è detto di sopra, e vi sono vestigi belli d'antichità, e non cosi bassi, rtet humili, che faccino avverare quello, che dice Svetonio, che la chiama luogo piccolo à guisa di conserva di vettovaglie, con queste parole, ''Locus permodicus, et Cellæ penuariæ instar''. Conserva per ancora il nome, benche corrotto, di santo Cesale, che rappresenta, come per un'ombra, l'antico splendore, tanto per l'amenità del sito, quanto per le fabriche rovinate, che vi si vedono. E posseduta al presente dalla Fameglia Prosperi, e vi si trovano alla giornata bellissime medaglie dell'istesso nostro Ottaviano.
 
Tiberio Imperatore, ancora egli haveva la sua Villa distante alquante miglia da Velletri, e con nome corrotto hora si chiama Tivera, luogo de' Signori Caetaani. In questo sito vi era un piccolo Castello, nelle cui rovine, doppo che fù demolito, furono ritrovati li Corpi delli gloriosi, e Santi Martiri Pontiano Papa, et Eleuterio Vescovo, de' quali fa mentione il nostro Mancinello, dicendo ''Apud Tiberiæ Oppidulum, etc''.
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