Teatro Historico di Velletri/Tempij Antichi in Velletri: differenze tra le versioni

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Vi stava ancora il Tempio d'Hercole, nel quale, essendo Consoli Lucio Cornelio Lentulo, e Publio Giulio Appulo, vi nacquero de'
Capelli humani, ''Et in Herculis Æde Capillum enatum'', registra Livio. Io non hò saputo penetrare quello, che di male, ò di bene appresso gl'Auguri portentava simil cosa, e perciò ne lascio la cura à più Virtuosi. Alzarono, come posso persuadermi, li nostri Velletrani il Tempio ad Hercole poco doppo, che dibellata la Spagna, passò per Sessa, e Sezze, come affermano li loro moderni Scrittori, facendo la strada di Velletri, se ne trascorse à Roma; dove per quiete de' Prencipi, li fù necessario di vincere Cacco ladrone<ref>Il personaggio mitologico di Caco, il quale rubò le greggi vinte da Ercole a Gerione e le nascose nel suo rifugio sull'Aventino, e per questo venne ucciso dallo stesso Ercole.</ref>, che fuggito dalle Carceri di Tarconte Rè di Toscana<ref>Tarconte, personaggio mitologico etrusco, è detto fondatore di molte città dell'Etruria tra cui la più importante fu Tarquinia. Nell'{{TestoCitato|Eneide}} è alleato di Enea contro il re etrusco Mezenzio.</ref>, andava predando gl'Armenti per la Campagna di Roma, e vicino à Velletri, come da Solino deduce l'Annio, il quale cosi registra, ''Caccus in Laberinthum, sivè Carcerem à Tarconte Turreniæ Rege convictus fuit, sed frustratus vincula et compedes, Campaniam et Loca proxima tenuit, atquè communivit''. Anzi più sopra dice, ''Caccum præpotentem Campaniæ, atquè Regni Ducem''. Questo Cacco era reputato Figliolo di Volcano, non già, perche cosi fosse, ma perche predando abbrugiava tutti li luoghi convicini. Alla fine fù da Hercole ucciso, ma preso (direi) nella Campagna di Velletri, per un luogo, che vi sta con una Fonte col nome ''Caccattera''<ref>La zona detta ''Cacattera'' si trova poco al di fuori del centro abitato di Velletri.</ref>, ch'altro non dinota, che ''Caccum tenens''; onde li Velletrani liberati dalla molestia d'un famoso ladrone gl'alzarono Tempio, et Altare, solite pazzie di quelli tempi. Tengono alcuni virtuosi, che questo Tempio d'Hercole sia hora la Chiesa di San Giovanni in ''Plagis''<ref>Questo edificio ospitava la ''Confraternita del Gonfalone'', fino al 1807, quando venne chiuso per l'editto napoleonico che decretava la soppressione degli ordini religiosi, e venne destinato ad ospitare il cimitero cittadino.</ref>, distante dalla detta Fonte, un tiro di sasso. Bella metamorfosi d'un Hercole profano in un'Hercole sacro, e d'un'immondo in un Santo, et innocente. Una Statua d'Hercole molto bella, ma senza testa, fù ritrovata nella Contrada detta Colonnella, qual conserva tra l'altre antichità il Cavalier Teocrito Micheletti.
Vicino all'istessa Fonte vi sta una Contrada chiamata Rijoli, nella quale si trovano alla giornata bellissime Antichità sotterranee con edificij rovinosi. Io intorno à questo non m'appago del senso di quelli, che pensano, che Rijoli venga detto da Ri Iolao<ref>Nella mitologia, Iolao era figlio di Ificlo, fratello gemello di Ercole.</ref>, il quale fù Nipote d'Hercole, Figlio d'Hipicleo, che, come scrive Diodoro, fù mandato in Sardegna con li Tospiadi à fondar nuove Colonie<ref>Secondo l'autore {{AutoreCitato|Diodoro Siculo}}, Iolao fu inviato dallo stesso Ercole in Sardegna, per fondare nuove colonie insieme ad alcuni dei suoi figli avuti con le Tespiadi, ovvero le cinquanta figlie del re Tespio. Ancora adesso la tradizione vuole che Iolao sia sepolto in Sardegna.</ref>, dove messe in pace quelli Popoli pur troppo discordi, et edificò molti Castelli; ma sono di parere, che fosse un luogo così chiamato da Iole moglie d'Hercole<ref>In realtà Iole fu la giovane a causa della quale Ercole fu ucciso da sua moglie Deianira, che gli fece indossare con l'inganno una pelle intrisa con il sangue del sangue del centauro Nesso. Prima della sua morte Ercole ordinò a suo figlio Illo di sposare la giovane Iole.</ref>, di cui narra Fenestella, che essendo stata veduta da Fauno Rè del Latio, ardentemente se n'accese
 
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