Pagina:Satire di Tito Petronio Arbitro.djvu/282: differenze tra le versioni

Sun-crops (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Sun-crops (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
del morto marito. Adunque il soldato assai contento sì della bella donna, e sì del segreto del loro amore, tutto quel po' di bene che gli dava la sua possibilità, compratolo, di presente portavalo nel monumento.
del morto marito. Adunque il soldato assai contento sì della bella donna, e sì del segreto del loro amore, tutto quel po' di bene che gli dava la sua possibilità, compratolo, di presente portavalo nel monumento.


Ma i genitori di uno degli impiccati, veduto che la guardia era fatta loro più al largo (''lor più cortese''), di notte ferma nel dispiccarono e gli diedero sepoltura (''fecero il mortorio, il mestiero''). Mentre adunque il soldato cattivello (''affascinato, circumscriptus. Altri ha circumspectus, o circumpectus'') se la piglia un po' consolata, l'altro dì vede da una delle forche spiccato il morto. Il perchè aspettandosi la morte, raccontò ogni cosa alla donna; protestandole ch'egli non aspetterebbe la sentenza del giudice, ma colla spada sarebbesi imposta la pena della sua scioperaggine, solamente ella gli desse al morire la mano, (''leggo: manum morituro commodaret sibi'') e concedesse il fatal monumento a comune all'amico e al marito. La donna, non meno pietosa che casta; Cessi Iddio, rispose, che io nel medesimo tempo voglia essere spettatrice di due morti di due persone che di tutte ho carissime: io patirò meglio d'impendere un morto, che un vivo ammazzare. Così detto, l'aiutò levare (''così mi par da voltare il jussit tolli'') dall'arca il cadavere del marito e impendere alla croce rimasa vota. Il soldato non si lasciò scappare (''usò, prese a bocca baciata, di bel patto'') l'argomento (''il trovato'') della savissima donna: di che il dì appresso la gente uscita di sè diceva: Or come dee essere stato che il morto è risalito sopra le forche? ― La commedia fu risa da' navichieri; arrossando non poco Trifena, che si lasciò amorosamente cadere sul collo di Gitone. Non rise già Lica; ma crollando per ira il capo, rispose: Se il governatore avesse voluto esser giusto, egli era da far riporre nel monimento il cadavere del marito, ed in costui scambio cacciar sulle forche la donna.
Ma i genitori di uno degli impiccati, veduto che la guardia era fatta loro più al largo (''lor più cortese''), di notte ferma nel dispiccarono e gli diedero sepoltura (''fecero il mortorio, il mestiero''). Mentre adunque il soldato cattivello (''affascinato, circumscriptus. Altri ha circumspectus, o circumpectus'') se la piglia un po' consolata, l'altro dì vede da una delle forche spiccato il morto. Il perchè aspettandosi la morte, raccontò ogni cosa alla donna; protestandole ch'egli non aspetterebbe la sentenza del giudice, ma colla spada sarebbesi imposta la pena della sua scioperaggine, solamente ella gli desse al morire la mano, (''leggo: manum morituro commodaret sibi'') e concedesse il fatal monumento a comune all'amico e al marito. La donna, non meno pietosa che casta; Cessi Iddio, rispose, che io nel medesimo tempo voglia essere spettatrice di due morti di due persone che di tutte ho carissime: io patirò meglio d'impendere un morto, che un vivo ammazzare. Così detto, l'aiutò levare (''così mi par da voltare il jussit tolli'') dall'arca il cadavere del marito e impendere alla croce rimasa vota. Il soldato non si lasciò scappare (''usò, prese a bocca baciata, di bel patto''), l'argomento (''il trovato'') della savissima donna: di che il dì appresso la gente uscita di sè diceva: Or come dee essere stato che il morto è risalito sopra le forche? ― La commedia fu risa da' navichieri; arrossando non poco Trifena, che si lasciò amorosamente cadere sul collo di Gitone. Non rise già Lica; ma crollando per ira il capo, rispose: Se il governatore avesse voluto esser giusto, egli era da far riporre nel monimento il cadavere del marito, ed in costui scambio cacciar sulle forche la donna.