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<ref>(**) DE SPINIS. Questi fu deputato Rettore del Venesino da Bonifacio VIII a dì 18 marzo 1808 a suo beneplacito, come si era usato di costituire gli altri Rettori precedenti. La bolla è diretta ''dil. fil. nobili viro Rogerio de Spinio de Florentia Militi'' (loc. cit pag. 2). Il possesso poi del Rettorato fu preso ai 29 di maggio, e ciascuno dei feudatari e luoghi, mediatamente o immediatamente soggetti al Contado, prestò in seguito il solito omaggio e giuramento di fedeltà alla Santa Sede.</ref> |
<ref>(**) DE SPINIS. Questi fu deputato Rettore del Venesino da Bonifacio VIII a dì 18 marzo 1808 a suo beneplacito, come si era usato di costituire gli altri Rettori precedenti. La bolla è diretta ''dil. fil. nobili viro Rogerio de Spinio de Florentia Militi'' (loc. cit pag. 2). Il possesso poi del Rettorato fu preso ai 29 di maggio, e ciascuno dei feudatari e luoghi, mediatamente o immediatamente soggetti al Contado, prestò in seguito il solito omaggio e giuramento di fedeltà alla Santa Sede.</ref> |
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<ref>(***) PAPARINORVM. ''Cosa sieno cotesti Paparini, niuno è che lo sappia'', scrive il co. {{AutoreCitato|Carli}} (T. 1 p. 891), il quale |
<ref>(***) PAPARINORVM. ''Cosa sieno cotesti Paparini, niuno è che lo sappia'', scrive il co. {{AutoreCitato|Gian Rinaldo Carli|Carli}} (T. 1 p. 891), il quale inclinerebbe a trarne la denominazione dall’antica famiglia de’ Paperoni. Noi però, riserbando di trattare in altro luogo e tempo del giusto ralore e ragguaglio della moneta Paparina, ci contenteremo di qui accennare, essersi primieramente così denominata la moneta, che poco dopo la metà del XIII secolo i Romani Pontefici fecero battere in Viterbo e nel Patrimonio di S. Pietro, e che fu diversa affatto in valore dalla Provisina o Romana; e così essersi anche chiamata ''Paparina'' quella, che fecero battere per uso dei loro proprii sudditi nel Contado Venesino. Sicché la voce ''Paparina'' viene ad eesere sinonima di ''Papalina'' o Papolena, come altrove si enuncia.</p> |
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Il Fiorino d’oro valse a moneta Paparina nel Patrimonio circa l’anno 1270 soldi |
Il Fiorino d’oro valse a moneta Paparina nel Patrimonio circa l’anno 1270 soldi 23; nel 1291 e 1297 soldi 30 in circa; nel 1308 soldi 40, e nel 1317 soldi 47.</p> |
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Quanto poi ai Paparini del Venesino, nelle rimesse del danaro che di là facevansi alla Camera Apostolica, osservo che nell’anno 1301 fu computato il Fiorino d’oro a soldi 28 l12 Paparinorum nooorum qui NUJfC euduHtur in oomitatu Vonaiooino, lieot eum moroatoribut Ctarontini*, qui in illio partibmo dietam poemnittm l’oooptrunt adhmo do dieto eambio oimuo in lito, oit potontibut Wìoronum prò XXVI ootidio eomputari (Ub. Division. Sac. Colleg. pag. 80); ma nell’anno seguente fu ragguagliato il medesimo Fiorino a soldi 25 l12, COXONATOBUM oou Paparinorum novorum, oieut do dieto valoro dowtinu* Matkiaa MUetov oeripoit (loc. cit, pag. 32). |
Quanto poi ai Paparini del Venesino, nelle rimesse del danaro che di là facevansi alla Camera Apostolica, osservo che nell’anno 1301 fu computato il Fiorino d’oro a soldi 28 l12 Paparinorum nooorum qui NUJfC euduHtur in oomitatu Vonaiooino, lieot eum moroatoribut Ctarontini*, qui in illio partibmo dietam poemnittm l’oooptrunt adhmo do dieto eambio oimuo in lito, oit potontibut Wìoronum prò XXVI ootidio eomputari (Ub. Division. Sac. Colleg. pag. 80); ma nell’anno seguente fu ragguagliato il medesimo Fiorino a soldi 25 l12, COXONATOBUM oou Paparinorum novorum, oieut do dieto valoro dowtinu* Matkiaa MUetov oeripoit (loc. cit, pag. 32). |