Pagina:Satire di Tito Petronio Arbitro.djvu/53: differenze tra le versioni
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ugualmente notissimo quanto mal riuscisse ne’ primi, e il poco garbo, che avea nella declamazione, sebbene riportasse corona di attore eccellente. Ora ''Eumolpione'' è introdotto ridicolo recitator d’Epigrammi, e sì fastidioso e seccante, che ad ogni tratto ne busca di buone sassate; ed è pure il più lascivo e maligno vecchietto del mondo. Nè il rappresentarlo vecchio e calvo osta all’allusione, perchè è costume de’ satirici il rendere più che possono caricato il loro soggetto. Ciò tuttavia può meglio convenire a ''Lucano'', cui parimenti quel nome ferisce. Perchè il poemetto della Guerra Civile, che si fa recitare ad ''Eumolpione'', è una delle migliori cose di questo libro, e ''Petronio'', benchè non gli avesse data l’''ultima mano'', com’egli si esprime, ha con esso voluto insegnare allo scrittore della ''Farsaglia'', che un poema epico non si detta altrimenti a guisa d’una gazzetta in versi, com’altri ha detto, ma esige fuoco, sublimità, scelta, e ridondanza d’immagini, giusta il modello che ne presenta. |
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'''Felicione''', nome di un Dio lare di ''Trimalcione''. |
'''Felicione''', nome di un Dio lare di ''Trimalcione''. |
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'''Filero''', legista di Roma, altre volte facchino. |
'''Filero''', legista di Roma, altre volte facchino. |
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'''Filerone''', insieme a ''Plocrimo, Seleuco, Echione, Ganimede, Nicerota'', ed altri, tutti liberti di ''Trimalcione'', è un di coloro, che dialogizzano in tempo della cena. Costoro non altro possono raffigurare, che uno stuolo di viziosi, mal educati, e di nessuna origine, favoriti dal principe, i quali sono divenuti ricchi, non si sa come, del che principalmente intende l’autore satirizzarli. |
'''Filerone''', insieme a ''Plocrimo'', ''Seleuco'', ''Echione'', ''Ganimede'', Nicerota'', ed altri, tutti liberti di ''Trimalcione'', è un di coloro, che dialogizzano in tempo della cena. Costoro non altro possono raffigurare, che uno stuolo di viziosi, mal educati, e di nessuna origine, favoriti dal principe, i quali sono divenuti ricchi, non si sa come, del che principalmente intende l’autore satirizzarli. |
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'''Filomena''', donna Crotonese, la quale in sua gioventù erasi applicata a buscarsi qualche eredità; speculazione allora in pratica presso le scostumate persone di Roma, come si disse alla voce ''Agamennone'' e come si ha da ''{{AutoreCitato|Orazio}}, {{AutoreCitato|Marziale}}, {{AutoreCitato|Giovenale}}'', e da quasi tutti gli scrittori contemporanei. Divenuta vecchia introduce due suoi giovinetti figliuoli in casa ''Eumolpione'', uomo <noinclude>celibata-</noinclude>{{SAL|53| |
'''Filomena''', donna Crotonese, la quale in sua gioventù erasi applicata a buscarsi qualche eredità; speculazione allora in pratica presso le scostumate persone di Roma, come si disse alla voce ''Agamennone'' e come si ha da ''{{AutoreCitato|Quinto Orazio Flacco|Orazio}}'', ''{{AutoreCitato|Marco Valerio Marziale|Marziale}}'', ''{{AutoreCitato|Decimo Giunio Giovenale|Giovenale}}'', e da quasi tutti gli scrittori contemporanei. Divenuta vecchia introduce due suoi giovinetti figliuoli in casa ''Eumolpione'', uomo <noinclude>celibata-</noinclude>{{SAL|53|4|Luigi62}} |