Pagina:Le confessioni di un ottuagenario I.djvu/344: differenze tra le versioni
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finito di prendere il caffè per ricevere la tazzina. Il reverendo padre posò sul giovane una simile occhiata, raggiante in pari proporzioni di affetto e di umiltà. |
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- Ha ben ragione, signora Contessa - rispose egli: - son proprio fortune; poichè del resto il precettore ha ben poca parte nei meriti dell’allievo. Terra buona dà buon frumento solo volerlo raccogliere; e terra magra non dà nulla, quantunque si voglia inaffiarla con secchie di sudore. |
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- Oibò, padre; non dirò mai questo! - ripigliò la Contessa - la invidiava giusto appunto |
- Oibò, padre; non dirò mai questo! - ripigliò la Contessa - la invidiava giusto appunto perchè ella si è trovata in grado di meritare e di procurarsi una tale fortuna. Secondo me la buona educazione d’un giovine collocato in cosí buon punto per far del bene, è il merito piú grande che si possa vantare verso la società! |
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- Quello d’una nobildonna che educa e forma delle ottime madri di famiglia non è certo minore - rispose il reverendo. |
- Quello d’una nobildonna che educa e forma delle ottime madri di famiglia non è certo minore - rispose il reverendo. |
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- Oh, padre! noi ci mettiamo poco studio. Se il Signore ce le dà belle e buone, la grazia è sua. Del resto una saggia economia, un buon ordine di casa, una buona dose di timor di Dio, e la dote della modestia sono tutti i pregi delle nostre figliole. |
- Oh, padre! noi ci mettiamo poco studio. Se il Signore ce le dà belle e buone, la grazia è sua. Del resto una saggia economia, un buon ordine di casa, una buona dose di timor di Dio, e la dote della modestia sono tutti i pregi delle nostre figliole. |
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- E lei ci dice niente, lei?... Economia, buon ordine, timor di Dio, modestia!... Ma c’è tutto qui, c’è tutto!... Sarei anche per dire che ce n’è d’avanzo; |
- E lei ci dice niente, lei?... Economia, buon ordine, timor di Dio, modestia!... Ma c’è tutto qui, c’è tutto!... Sarei anche per dire che ce n’è d’avanzo; perchè già il buon ordine insegna gli sparagni, e il timor di Dio conduce all’umiltà. Mi creda, signora Contessa, fossero donne cosifatte sui piú gran troni della terra, ancora ci farebbero una degna figura! |
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Il cuore della contessa si slargò come una rosa a una lavata di pioggia. Corse collo sguardo dal buon padre Pendola alla Clara, dalla Clara a Raimondo, e da questo ancora all’ottimo padre. Questa giratina d’occhi fu come il tema della sinfonia che si apprestava a suonare.{{SAL|344|3|Federicor}} |
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