Teatro Historico di Velletri/Velletri Patria d'Augusto: differenze tra le versioni

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''Namquè erit ille mihi semper Deus, illius Aram''
''Sapè tener nostris ab ovilibus imbuet agnus''</poem>
 
E nell'Eneide lo fa di Stirpe Divina ristoratore del dolce Secolo d'Oro, dicendo,
 
<poem>''Augustus Cæsar Divum genus Aurea condet''
''Sæcula, qui rursus Latio regnata per arva''
''Saturno quondam super et Garamanthas, et Indos.''<7poem>
 
Servio sopra questo luogo conferma, ch'il Poeta parlasse d'Augusto, chiamandolo Dio, perche lo stipendiava, dicendo, ''Deus, idest Cæsar''. Nella Georgica volendo annoverare Augusto suo Signore trà li Dei, mostra di non potere, ò non sapere risolversi se lo deve collocare trà li Dei Terreni, trà li Marini, overo riporlo trà li Celesti, il che sagacemente spiega il nostro Mancinello sopra quelli versi,