Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/94: differenze tra le versioni
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;Str.: Socrate Melio, & Cherefonte, che sà le pedate de pulici. |
;Str.: Socrate Melio, & Cherefonte, che sà le pedate de pulici. |
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;Fid.: Tu poi sei tu venuto in tanta sciocchezza, che dai fede à pazzi huomini, & infuriati? |
;Fid.: Tu poi sei tu venuto in tanta sciocchezza, che dai fede à pazzi huomini, & infuriati? |
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;Str.: Parla bene, & non dir niente di male de gli huomini accorti, & dotti, & savi. da la temperantia de quali mai niuno è stato tosato ne onto, ne anche è andato in bagno se non per lavarsi. ma tu disfai la vita mia come |
;Str.: Parla bene, & non dir niente di male de gli huomini accorti, & dotti, & savi. da la temperantia de quali mai niuno è stato tosato ne onto, ne anche è andato in bagno se non per lavarsi. ma tu disfai la vita mia come d’un morto: hora immantinente và, & impara per me. |
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;Fid.: Che cosa buona poi da quelli uno impararà? |
;Fid.: Che cosa buona poi da quelli uno impararà? |
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;Str.: In verità, ogni cosa che si dee sapere fra gi huomini, & conoscerai te istesso, che sei rozzo,, & grosso: ma aspettami qui un poco. |
;Str.: In verità, ogni cosa che si dee sapere fra gi huomini, & conoscerai te istesso, che sei rozzo,, & grosso: ma aspettami qui un poco. |
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;Fid.: Oime che farò io, se mio padre perde il cervello? per esser lui pazzo debo io pigliarlo, et menarlo dentro? overo à i sotteradori |
;Fid.: Oime che farò io, se mio padre perde il cervello? per esser lui pazzo debo io pigliarlo, et menarlo dentro? overo à i sotteradori deb’io dire la sua pazzia? |
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;Str.: Horsu. t dimi, che pensitu che sia questo? |
;Str.: Horsu. t dimi, che pensitu che sia questo? |
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;Fid.: Un gallo. |
;Fid.: Un gallo. |