Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/585: differenze tra le versioni

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Vediamo adunque come si comportino le monete, di fronte alla mia opinione, ed in quale inesplicabile contraddizione si trovino colla storia.
Vediamo adunque come si comportino le monete, di fronte alla mia opinione, ed in quale inesplicabile contraddizione si trovino colla storia.


Per quanto il sig. Lépaulle non voglia ammettere che le monete di Claudio di conio siriaco, colla segnatura da a ad h, siano state battute in Antiochia<ref>Egli mi scrive: «Pour moi les pièces de a à h n’appartiennent n à Antioche ni à Serdica. Je n’ai point de preuves à donner à l’appui de mon opinion, mais ne pouvant accepter celles qu’on me donne, je dois les classifier comme douteuses d’origine.»</ref>, egli in ciò si trova in contraddizione non soltanto con me ma colla maggioranza dei numismatici. Senza dovermi riferire all’autorità di Rollin<ref>''Catalogue d’une collection de médailles'', etc., III partie. N. 6670-83, 88, 91, 99.</ref>, o alle osservazioni del Dott. Sallet sulla sorprendente rassomiglianza che v’è tra l’effigie d’una moneta di Claudio, del R. Gabinetto di Berlino, ed i denari di Vaballato con Aureliano<ref>''Zeitschrift für Numismatik'', Vol. III, pag. 405.</ref>, basterà ch’io accenni alle caratteristiche comuni che {{SAL|585|3|Carlomorino}}
Per quanto il sig. Lépaulle non voglia ammettere che le monete di Claudio di conio siriaco, colla segnatura da a ad h, siano state battute in Antiochia<ref>Egli mi scrive: «Pour moi les pièces de {{Sc|a}} à {{Sc|h}} n’appartiennent ni à Antioche ni à Serdica. Je n’ai point de preuves à donner à l’appui de mon opinion, mais ne pouvant accepter celles qu’on me donne, je dois les classifier comme douteuses d’origine.»</ref>, egli in ciò si trova in contraddizione non soltanto con me ma colla maggioranza dei numismatici. Senza dovermi riferire all’autorità di Rollin<ref>''Catalogue d’une collection de médailles'', etc., III partie. N. 6670-83, 88, 91, 99.</ref>, o alle osservazioni del Dott. Sallet sulla sorprendente rassomiglianza che v’è tra l’effigie d’una moneta di Claudio, del R. Gabinetto di Berlino, ed i denari di Vaballato con Aureliano<ref>''Zeitschrift für Numismatik'', Vol. III, pag. 405.</ref>, basterà ch’io accenni alle caratteristiche comuni che {{SAL|585|3|Carlomorino}}