Pagina:La zecca di scio.djvu/16: differenze tra le versioni
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dal Lazari e dal Cumano<ref>Il {{AutoreCitato|Julius Friedländer|Friedländer}} illustrò un numero di monete dei Gattilusio nel Tomo I del ''Beiträgt zur älteren Munzkunde'', e fu il primo il quale, pubblicando nei ''Numismata inedita, Berolini'' 1840, due monete di Scio, seppe darne la vera attribuzione.<br/> |
dal {{AutoreCitato|Vincenzo Lazari|Lazari}} e dal Cumano<ref>Il {{AutoreCitato|Julius Friedländer|Friedländer}} illustrò un numero di monete dei Gattilusio nel Tomo I del ''Beiträgt zur älteren Munzkunde'', e fu il primo il quale, pubblicando nei ''Numismata inedita, Berolini'' 1840, due monete di Scio, seppe darne la vera attribuzione.<br/> |
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Il Köhne ne pubblicò di detta famiglia nel Tomo III delle ''Mémoires de la Société d’Archéologie et de Numismatique de St-Pétersbourg''.<br/> |
Il Köhne ne pubblicò di detta famiglia nel Tomo III delle ''Mémoires de la Société d’Archéologie et de Numismatique de St-Pétersbourg''.<br/> |
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Il {{AutoreCitato|Vincenzo Lazari|Lazari}} ci diede le ossidionali di Candia e di Cipro, e due crazie di quest’ultima isola nelle ''Monete dei possedimenti veneziani di oltremare e di terraferma''.<br/> |
Il {{AutoreCitato|Vincenzo Lazari|Lazari}} ci diede le ossidionali di Candia e di Cipro, e due crazie di quest’ultima isola nelle ''Monete dei possedimenti veneziani di oltremare e di terraferma''.<br/> |
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Il Cumano una dei Zaccaria di Scio con apposita dissertazione pubblicò col titolo d’''Illustrazione d’una moneta argentea di Scio sul disegno del Matapane di Venezia''.</ref>, rimangono ancora inedite quelle che coniarono in Levante gli Italiani, e che preziose conservansi sia nelle pubbliche che nelle private collezioni, fra le quali certamente in questa parte primeggiano quelle di S. M. in Torino e del signor Paolo Lambros dotto e solerte numismatico in Atene. |
Il {{AutoreCitato|Costantino Cumano|Cumano}} una dei Zaccaria di Scio con apposita dissertazione pubblicò col titolo d’''Illustrazione d’una moneta argentea di Scio sul disegno del Matapane di Venezia''.</ref>, rimangono ancora inedite quelle che coniarono in Levante gli Italiani, e che preziose conservansi sia nelle pubbliche che nelle private collezioni, fra le quali certamente in questa parte primeggiano quelle di S. M. in Torino e del signor Paolo Lambros dotto e solerte numismatico in Atene. |
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Tentando noi ora di riempiere almeno in parte questa importante lacuna della nostra numismatica colla illustrazione della zecca aperta da cittadini genovesi in Scio, a lui dobbiamo specialmente ringraziamenti, avendo gentilmente messo a nostra disposizione quanto possiede che a quest’isola può spettare. Così dobbiamo esternare la nostra riconoscenza ai signori Morel-Fatio di Parigi, Avvocato Gaetano Avignone e Luigi Franchini di Genova, P. Pellegrino Tonini di Firenze e {{AutoreCitato|Carlo Kunz}} di Venezia, che vollero favorirci i calchi o disegni di quelle monete da essi possedute e che ci mancavano, e con piacere noteremo che quasi tutte quelle che pubblichiamo furono da quest’ultimo mirabilmente disegnate ed incise su pietra. |
Tentando noi ora di riempiere almeno in parte questa importante lacuna della nostra numismatica colla illustrazione della zecca aperta da cittadini genovesi in Scio, a lui dobbiamo specialmente ringraziamenti, avendo gentilmente messo a nostra disposizione quanto possiede che a quest’isola può spettare. Così dobbiamo esternare la nostra riconoscenza ai signori Morel-Fatio di Parigi, Avvocato Gaetano Avignone e Luigi Franchini di Genova, P. Pellegrino Tonini di Firenze e {{AutoreCitato|Carlo Kunz}} di Venezia, che vollero favorirci i calchi o disegni di quelle monete da essi possedute e che ci mancavano, e con piacere noteremo che quasi tutte quelle che pubblichiamo furono da quest’ultimo mirabilmente disegnate ed incise su pietra. |