Pagina:Storia della letteratura italiana I.djvu/28: differenze tra le versioni
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E se il {{TestoCitato|Lamento d'amore tradito|sonetto dello sparviero}} è della {{AutoreCitato|Nina siciliana|Nina}}, se è lavoro di quel tempo, come non pare inverisimile, e un altro esempio della eccellenza a cui era venuto il volgare, maneggiato da un’anima piena di tenerezza e d’immaginazione. |
E se il {{TestoCitato|Lamento d'amore tradito|sonetto dello sparviero}} è della {{AutoreCitato|Nina siciliana|Nina}}, se è lavoro di quel tempo, come non pare inverisimile, e un altro esempio della eccellenza a cui era venuto il volgare, maneggiato da un’anima piena di tenerezza e d’immaginazione. |
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{{ms}}<poem>Tapina me che amava uno sparviero, |
<section begin="1" />{{ms}}<poem>Tapina me che amava uno sparviero, |
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Amaval tanto ch’io me ne moria; |
Amaval tanto ch’io me ne moria; |
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A lo richiamo ben m’era maniero, |
A lo richiamo ben m’era maniero, |
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Or sei salito siccome lo mare, |
Or sei salito siccome lo mare, |
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Ed hai rotto li geti<ref>Geto è un lacciuolo di pelle che si lega a’ piè degli uccelli.</ref> e sei fuggito, |
Ed hai rotto li geti<ref>Geto è un lacciuolo di pelle che si lega a’ piè degli uccelli.</ref> e sei fuggito, |
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Quando eri fermo nel tuo uccellaro. </poem></div> |
Quando eri fermo nel tuo uccellaro. </poem></div>{{SAL|28|3|Luigi62}}<section end="1" /> |
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Con la caduta degli Svevi questa vivace e fiorita coltura siciliana stagnò, prima che acquistasse una coscienza più chiara di sè e venisse a maturità. La rovina fu tale, che quasi ogni memoria se ne spense, ed anche oggi, dopo tante ricerche, non hai che congetture, oscurate da grandi lacune. |
Con la caduta degli Svevi questa vivace e fiorita coltura siciliana stagnò, prima che acquistasse una coscienza più chiara di sè e venisse a maturità. La rovina fu tale, che quasi ogni memoria se ne spense, ed anche oggi, dopo tante ricerche, non hai che congetture, oscurate da grandi lacune. |
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Nata feudale e cortigiana, questa coltura diffondevasi già nelle classi inferiori, ed acquistava una impronta tutta meridionale. Il suo carattere non è la forza, nè l’elevatezza, ma una tenerezza raddolcita dall’immaginazione e non so che molle e voluttuoso fra tanto riso di natura. Anche |
Nata feudale e cortigiana, questa coltura diffondevasi già nelle classi inferiori, ed acquistava una impronta tutta meridionale. Il suo carattere non è la forza, nè l’elevatezza, ma una tenerezza raddolcita dall’immaginazione e non so che molle e voluttuoso fra tanto riso di natura. Anche |