Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/531: differenze tra le versioni

CandalBot (discussione | contributi)
m Bot: template SAL
Alebot (discussione | contributi)
m Correzione spazio dopo noinclude
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<noinclude>biezza</noinclude> il diploma pubblicato dallo storico Orsato, concesso al vescovo Bernardo, ed il Brunacci che sentì diversamente<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Filippo Argelati|Argelati}}}}, ''Raccolta'', Vol. I, pag. 223.</ref>. Comunque sia la cosa, certi solamente siamo, che alla metà del 1200 la zecca di Padova era aperta, testificandolo grossi di prelibato argento coll’iscrizione: '''PADVA REGIA CIVITAS''', pubblicati da {{AutoreCitato|Ludovico Antonio Muratori|Muratori}} e da me posseduti ed analizzati. Di questa sorta di monete, fabbricate nelle libere città d’Italia in quell’era di generale riordinamento monetario, ne fu discorso indietro. Sopraffatta quella repubblica dai Carraresi, quella zecca prosegui a lavorare col nome e coli’ insegna dei loro principi; finchè cessò di esistere per l’acerbo fato che colpi quella stirpe, estinta sotto la mannaja degli ambiziosi e crudeli oligarchi veneziani nel 1407<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Ludovico Antonio Muratori|Muratori}}}}, ''Annali d’Italia''.</ref>.
<noinclude>biezza </noinclude>il diploma pubblicato dallo storico Orsato, concesso al vescovo Bernardo, ed il Brunacci che sentì diversamente<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Filippo Argelati|Argelati}}}}, ''Raccolta'', Vol. I, pag. 223.</ref>. Comunque sia la cosa, certi solamente siamo, che alla metà del 1200 la zecca di Padova era aperta, testificandolo grossi di prelibato argento coll’iscrizione: '''PADVA REGIA CIVITAS''', pubblicati da {{AutoreCitato|Ludovico Antonio Muratori|Muratori}} e da me posseduti ed analizzati. Di questa sorta di monete, fabbricate nelle libere città d’Italia in quell’era di generale riordinamento monetario, ne fu discorso indietro. Sopraffatta quella repubblica dai Carraresi, quella zecca prosegui a lavorare col nome e coli’ insegna dei loro principi; finchè cessò di esistere per l’acerbo fato che colpi quella stirpe, estinta sotto la mannaja degli ambiziosi e crudeli oligarchi veneziani nel 1407<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Ludovico Antonio Muratori|Muratori}}}}, ''Annali d’Italia''.</ref>.


Venti anni prima di questa tragedia, vale a dire nel 1387, Padova era caduta in podestà del nostro Galeazzo III Visconti, che la conservò fino alla morte, nel 1402. Ora, dell’intervallo di questa dominazione abbiamo una preziosa, rarissima moneta col predicato: '''D. MLI PADVE''', di forma perfettamente consimile ad altra battuta qui da noi, colle sole parole: '''D. MEDIOLANI'''.
Venti anni prima di questa tragedia, vale a dire nel 1387, Padova era caduta in podestà del nostro Galeazzo III Visconti, che la conservò fino alla morte, nel 1402. Ora, dell’intervallo di questa dominazione abbiamo una preziosa, rarissima moneta col predicato: '''D. MLI PADVE''', di forma perfettamente consimile ad altra battuta qui da noi, colle sole parole: '''D. MEDIOLANI'''.