Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/355: differenze tra le versioni

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<noinclude>nuta</noinclude> in Italia nel 1310 assieme agli ambrosini grandissimi notati da principio, e cenno se ne trova nella grida del 1315 in {{AutoreCitato|Filippo Argelati|Argelati}}. Accoppiare si possono a questi quelli altri di Lodovico il Bavaro successo ad Enrico VII nel 1327 molto simili nell’impronto, peso, bontà, valore a tutti comune d. 1,15 titolo 0,968, soldo. Fra gli imperiali molto buoni del 300 vi sarebbe eziandio da annoverare, credo io, una rarissima moneta, di egual tipo, e di calibro istesso, coniata col nome di Lodovico da Azone Visconti, di cui porta le due prime lettere {{Sc|a z}} ai lati di S, Ambrogio.
<noinclude>nuta </noinclude>in Italia nel 1310 assieme agli ambrosini grandissimi notati da principio, e cenno se ne trova nella grida del 1315 in {{AutoreCitato|Filippo Argelati|Argelati}}. Accoppiare si possono a questi quelli altri di Lodovico il Bavaro successo ad Enrico VII nel 1327 molto simili nell’impronto, peso, bontà, valore a tutti comune d. 1,15 titolo 0,968, soldo. Fra gli imperiali molto buoni del 300 vi sarebbe eziandio da annoverare, credo io, una rarissima moneta, di egual tipo, e di calibro istesso, coniata col nome di Lodovico da Azone Visconti, di cui porta le due prime lettere {{Sc|a z}} ai lati di S, Ambrogio.


'''LIRA''' — Altrove dissi cos’è la lira, e parlando poc’anzi del grosso ho rimarcato il modo e la ragione per cui la lira pervenne nel 1474 ad essere moneta reale e sonante da immaginaria e di conto, ch’era nella sua origine. Da quell’epoca in poi la lira è stata generalmente continuata, salvo che si trovi diminuita di peso e bontà per l’incessante decadimento della moneta. Il darne lo specchio sarebbe qui troppo lungo e fuori del proposito nostro, d’altronde riscontreremo tutte queste varietà analizzate ai loro posti rispettivi. E per chi poi amasse di prenderne un’idea in barlume non ha che a ricordarsi del rapporto in valore intrinseco d'argento fra la lira di Carlo Magno, e quella di Maria Teresa di mille anni dopo come di 117 ad 1, per figurarsi le fasi intermedie.
'''LIRA''' — Altrove dissi cos’è la lira, e parlando poc’anzi del grosso ho rimarcato il modo e la ragione per cui la lira pervenne nel 1474 ad essere moneta reale e sonante da immaginaria e di conto, ch’era nella sua origine. Da quell’epoca in poi la lira è stata generalmente continuata, salvo che si trovi diminuita di peso e bontà per l’incessante decadimento della moneta. Il darne lo specchio sarebbe qui troppo lungo e fuori del proposito nostro, d’altronde riscontreremo tutte queste varietà analizzate ai loro posti rispettivi. E per chi poi amasse di prenderne un’idea in barlume non ha che a ricordarsi del rapporto in valore intrinseco d'argento fra la lira di Carlo Magno, e quella di Maria Teresa di mille anni dopo come di 117 ad 1, per figurarsi le fasi intermedie.