Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/56: differenze tra le versioni

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<noinclude>lato</noinclude> un ''lodrio'', dei balasci e un fermaglio<ref>Arch. sudd. Cart― sudd. — Petro Albano. Spectabìlis, etc.: Remandovi Hermes mio per ultimare la pratica de quel lodrio; se da Dominico de Zorzi se potranno havere quelli balassi ne serò molto ben contento, cusì che non vi prego securamente vogliati fare el tucto, né altrimenti spero in vui per farmi havere uno qualche bello fermalio, di quel precio, bontà et sorte ve dirà el predicto Hermes, ad cui credereti comò a me proprio et ad li beneplaciti vostri me offero sempre. Benevalete. Datnm Quingentulibus, xxiij ianuarii 1490.</ref>. Il lodrio non piacque molto al vescovo che lo mandò a Bozzolo al fratello Gian Francesco, perchè lo esaminasse e lo stimasse<ref>Arch. sudd. Cart. sudd. — Lettera ad Ermes, da Quingentole, 22 febbraio 1490.</ref>; ma non sappiamo se in seguito lo abbia comperato.
<noinclude>lato </noinclude>un ''lodrio'', dei balasci e un fermaglio<ref>Arch. sudd. Cart― sudd. — Petro Albano. Spectabìlis, etc.: Remandovi Hermes mio per ultimare la pratica de quel lodrio; se da Dominico de Zorzi se potranno havere quelli balassi ne serò molto ben contento, cusì che non vi prego securamente vogliati fare el tucto, né altrimenti spero in vui per farmi havere uno qualche bello fermalio, di quel precio, bontà et sorte ve dirà el predicto Hermes, ad cui credereti comò a me proprio et ad li beneplaciti vostri me offero sempre. Benevalete. Datnm Quingentulibus, xxiij ianuarii 1490.</ref>. Il lodrio non piacque molto al vescovo che lo mandò a Bozzolo al fratello Gian Francesco, perchè lo esaminasse e lo stimasse<ref>Arch. sudd. Cart. sudd. — Lettera ad Ermes, da Quingentole, 22 febbraio 1490.</ref>; ma non sappiamo se in seguito lo abbia comperato.


Terminata questa bisogna, Ermes si mise di nuovo ad attendere alla fabbrica della cappella, che progrediva poco; i tagliapietre accordati indugiavano a venire, e il vescovo gli scriveva:
Terminata questa bisogna, Ermes si mise di nuovo ad attendere alla fabbrica della cappella, che progrediva poco; i tagliapietre accordati indugiavano a venire, e il vescovo gli scriveva: