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<noinclude>nante</noinclude> dopo Montepiano la linea giovandosi della ripiegatura del fiume verso ponente fino a Luicciana, e della vallicella della Carigiola ha uno sviluppo di Kil. 26.657 raggiungendo il punto culminante a Rio secco dopo il confine di stato, al di là di Montepiano. La sua maggiore elevazione è, come sopra abbiamo accennato, di metri 623.71 sul mare, o metri 342.93 dal punto precedente poco superiore a Mercatale, e cosi ha in questo tratto la pendenza conguagliata del 13 a mille o l’1/77 non oltrepassando mai, come maggior limite il 15 a mille cioè l’1/66. Nell’insieme la lunghezza totale dell’acclività da Prato al punto culminante dopo Rio Fobbio confine di statole Kil. 48.910; il dislivello totale dalla Stazione di Prato a questo punto metri 557.71; e la pendenza conguagliata di tutta la salila della parte meridionale dell’Appennino dell’11.54 per mille, non superando mai, come dicemmo, il 15 a mille anche nei più ardui tronchi.
<noinclude>nante </noinclude>dopo Montepiano la linea giovandosi della ripiegatura del fiume verso ponente fino a Luicciana, e della vallicella della Carigiola ha uno sviluppo di Kil. 26.657 raggiungendo il punto culminante a Rio secco dopo il confine di stato, al di là di Montepiano. La sua maggiore elevazione è, come sopra abbiamo accennato, di metri 623.71 sul mare, o metri 342.93 dal punto precedente poco superiore a Mercatale, e cosi ha in questo tratto la pendenza conguagliata del 13 a mille o l’1/77 non oltrepassando mai, come maggior limite il 15 a mille cioè l’1/66. Nell’insieme la lunghezza totale dell’acclività da Prato al punto culminante dopo Rio Fobbio confine di statole Kil. 48.910; il dislivello totale dalla Stazione di Prato a questo punto metri 557.71; e la pendenza conguagliata di tutta la salila della parte meridionale dell’Appennino dell’11.54 per mille, non superando mai, come dicemmo, il 15 a mille anche nei più ardui tronchi.


Oltrepassata la galleria principale della lunghezza di Kil. 4 scende la nostra traccia per breve tratto col torrente Setta, che abbandona per ripiegarsi mediante una galleria di 1 Kil. nell’ampio cratere del torrente Bresimone, passando poco al di sotto del notevole Castello di Castiglioni, tenendo quella facile, ed aperta pendice fino all’incontro dell’alveo del torrente, che traversa nelle vicinanze di S. Damiano per porsi sulla sua sinistra sponda, ed accompagnarne sempre, e da vicino il corso, finché ritornata nella spaziosa valle della Setta, si sprolunga sugli aperti terreni situati a sinistra del fiume, e per questi raggiunge il Reno alla Madonna del Sasso, da dove traversato il fiume principale si protende sopra facile, e stabile suolo a Bologna.
Oltrepassata la galleria principale della lunghezza di Kil. 4 scende la nostra traccia per breve tratto col torrente Setta, che abbandona per ripiegarsi mediante una galleria di 1 Kil. nell’ampio cratere del torrente Bresimone, passando poco al di sotto del notevole Castello di Castiglioni, tenendo quella facile, ed aperta pendice fino all’incontro dell’alveo del torrente, che traversa nelle vicinanze di S. Damiano per porsi sulla sua sinistra sponda, ed accompagnarne sempre, e da vicino il corso, finché ritornata nella spaziosa valle della Setta, si sprolunga sugli aperti terreni situati a sinistra del fiume, e per questi raggiunge il Reno alla Madonna del Sasso, da dove traversato il fiume principale si protende sopra facile, e stabile suolo a Bologna.