Pagina:Storia della letteratura italiana - Tomo I.djvu/20: differenze tra le versioni

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<noinclude>prenderla,</noinclude> sarò ancor facile a condennarla, quando dal parer comune de’ dotti io veggala condennata. Nemmeno mi tratterrò io a ragionare dell’utilità e dell’importanza di questa mia Opera. Se essa avrà la sorte di essere favorevolmente accolta, e posta tra quelle, che non sono indegne d’esser lette, io mi lusingherò di aver fatta cosa utile e vantaggiosa. Ma se essa sarà creduta mancante di que’ pregi, che le converrebbono, invano mi stancherei a mostrarne la necessità e il vantaggio. Meglio impiegato per avventura sarà il tempo nel render conto a’ lettori dell’ordine e del metodo, a cui in questa mia Storia ho pensato di attenermi.
<noinclude>prenderla, </noinclude>sarò ancor facile a condennarla, quando dal parer comune de’ dotti io veggala condennata. Nemmeno mi tratterrò io a ragionare dell’utilità e dell’importanza di questa mia Opera. Se essa avrà la sorte di essere favorevolmente accolta, e posta tra quelle, che non sono indegne d’esser lette, io mi lusingherò di aver fatta cosa utile e vantaggiosa. Ma se essa sarà creduta mancante di que’ pregi, che le converrebbono, invano mi stancherei a mostrarne la necessità e il vantaggio. Meglio impiegato per avventura sarà il tempo nel render conto a’ lettori dell’ordine e del metodo, a cui in questa mia Storia ho pensato di attenermi.


Ella è la Storia della Letteratura Italiana, non la Storia de’ Letterati Italiani, ch’io prendo a scrivere. Quindi mal si apporrebbe chi giudicasse, che di tutti gl’Italiani Scrittori, e di tutte l’Opere loro io dovesse qui ragionare, e darne estratti, e rammentarne le diverse edizioni. Io verrei allora a formare una Biblioteca, non una Storia; e se volessi unire insieme l’una e l’altra cosa, m’ingolferei in
Ella è la Storia della Letteratura Italiana, non la Storia de’ Letterati Italiani, ch’io prendo a scrivere. Quindi mal si apporrebbe chi giudicasse, che di tutti gl’Italiani Scrittori, e di tutte l’Opere loro io dovesse qui ragionare, e darne estratti, e rammentarne le diverse edizioni. Io verrei allora a formare una Biblioteca, non una Storia; e se volessi unire insieme l’una e l’altra cosa, m’ingolferei in