Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/269: differenze tra le versioni

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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|905}}-->fatto lo prova. Luigi XIV, o primo o uno de’ primi di quei regnanti che appartengono all’epoca della perfezione del dispotismo, diede subito l’esempio al mondo della moltitudine delle armate. Dato che sia questo esempio il seguirlo è necessario. Perché, siccome oggi la grandezza di un’armata è arbitraria bensí, ma dipende e deve corrispondere quanto si possa a quella del nemico, <span class="SAL">269,3,Alex brollo</span><section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|906}} cosí, se quella del nemico è grande, bisogna che ancor voi, se potete, ancorché non voleste, facciate che la vostra sia grande e superi, potendo, in grandezza la nemica; nello stesso modo che la potreste far piccola, anzi menomissima per le stesse ragioni, nel caso opposto, come ho detto p. {{ZbLink|902}}. Infatti l’esempio di Luigi XIV fu seguito sí da’ principi suoi nemici, sí da Federico II, il filosofo despota e l’autore di molti nuovi progressi del despotismo da lui felicemente coltivato e promosso. Ed egli parimente obbligò alla stessa cosa i suoi nemici. Finalmente la cosa è stata portata all’eccesso da Napoleone, per ciò appunto ch’egli è stato l’esemplare della forse ultima perfezione del despotismo. Non però quest’eccesso è l’ultimo a cui vedremo naturalmente e inevitabilmente arrivare la cosa.
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|905}}-->fatto lo prova. Luigi XIV, o primo o uno de’ primi di quei regnanti che appartengono all’epoca della perfezione del dispotismo, diede subito l’esempio al mondo della moltitudine delle armate. Dato che sia questo esempio il seguirlo è necessario. Perché, siccome oggi la grandezza di un’armata è arbitraria bensí, ma dipende e deve corrispondere quanto si possa a quella del nemico, {{SAL|269|3|Alex brollo}}<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|906}} cosí, se quella del nemico è grande, bisogna che ancor voi, se potete, ancorché non voleste, facciate che la vostra sia grande e superi, potendo, in grandezza la nemica; nello stesso modo che la potreste far piccola, anzi menomissima per le stesse ragioni, nel caso opposto, come ho detto p. {{ZbLink|902}}. Infatti l’esempio di Luigi XIV fu seguito sí da’ principi suoi nemici, sí da Federico II, il filosofo despota e l’autore di molti nuovi progressi del despotismo da lui felicemente coltivato e promosso. Ed egli parimente obbligò alla stessa cosa i suoi nemici. Finalmente la cosa è stata portata all’eccesso da Napoleone, per ciò appunto ch’egli è stato l’esemplare della forse ultima perfezione del despotismo. Non però quest’eccesso è l’ultimo a cui vedremo naturalmente e inevitabilmente arrivare la cosa.


Dico inevitabilmente, supposti i progressi o la durata del dispotismo e del presente stato delle nazioni, le quali due cose, secondo l’andamento dei tempi, il sapere che regna ec. non pare che per ora, possano far altro che nuovi progressi o pigliar nuove radici. E in questo caso, dico inevitabilmente, sí per l’egoismo naturale dell’uomo e conseguentemente del principe, egoismo il cui effetto è sempre necessariamente proporzionato al potere dell’egoista, sí ancora perché dato che sia l’esempio e preso il costume questo andamento, la cosa si rende necessaria anche a chi non la volesse. E <span class="SAL">269,3,Alex brollo</span><section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|907}} che ciò sia vero, osservate. Come si potrebbe rimediare a questo costume, ancorché egli sia in ultima analisi arbitrario e dipendente dalla {{pt|vo-|volontà? }}<span class="SAL">269,3,Alex brollo</span><section end=3 />
Dico inevitabilmente, supposti i progressi o la durata del dispotismo e del presente stato delle nazioni, le quali due cose, secondo l’andamento dei tempi, il sapere che regna ec. non pare che per ora, possano far altro che nuovi progressi o pigliar nuove radici. E in questo caso, dico inevitabilmente, sí per l’egoismo naturale dell’uomo e conseguentemente del principe, egoismo il cui effetto è sempre necessariamente proporzionato al potere dell’egoista, sí ancora perché dato che sia l’esempio e preso il costume questo andamento, la cosa si rende necessaria anche a chi non la volesse. E {{SAL|269|3|Alex brollo}}<section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|907}} che ciò sia vero, osservate. Come si potrebbe rimediare a questo costume, ancorché egli sia in ultima analisi arbitrario e dipendente dalla {{pt|vo-|volontà? }}{{SAL|269|3|Alex brollo}}<section end=3 />