Wikisource

Pagina:Vita di monsignor Giacomo Goria vescovo di Vercelli (Cusano).djvu/8: differenze tra le versioni

Naviga nella cronologia in modo interattivo
← Differenza precedenteDifferenza successiva →
Cinnamologus (discussione | contributi)
16 953 modifiche
mNessun oggetto della modifica
CandalBot (discussione | contributi)
Bot
345 235 modifiche
m Bot: template SAL
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 3: Riga 3:
Per primitie dunque dovute a’ suoi meriti, s’hebbe il Priorato nel Luogo di [[w:Villanova d'Asti|Villanova nell’Astegiana]], indi venne promosso all’Arcipretato del medesimo Luogo, a piena sodisfattione di que’ Popoli.
Per primitie dunque dovute a’ suoi meriti, s’hebbe il Priorato nel Luogo di [[w:Villanova d'Asti|Villanova nell’Astegiana]], indi venne promosso all’Arcipretato del medesimo Luogo, a piena sodisfattione di que’ Popoli.


Regnando ne’ stessi tempi il Serenissimo [[w:Carlo Emanuele I di Savoia|CARLO EMANUELE Duca di Savoja]], desideroso altresì, che i Serenissimi Principi suoi Figliuoli s’havessero un’Ajo, e Direttore proportionato all’essere, e qualità loro, nè conoscendovi altro più degno, che l’Arciprete Goria, in tal conformità venne eletto, {{Pt|&|et}} assignato per la reggenza de’ medesimi Principi; In qual caso si può verisimilmente credere, che il Serenissimo CARLO EMANUELE le dicesse, come già Filippo Rè della Macedonia, mentre consegnò Alessandro suo Figliuolo ad {{AutoreCitato|Aristotele|Aristotile}} suo Precettore, che pur incaricò,<ref>''Philipp. Maced. ad Arist. Just. Histor.''</ref> dicendo: ''Fà che tale ne sij l’educatione, ch’indi sij riconosciuto''<span class="SAL">8,3,Cinnamologus</span>
Regnando ne’ stessi tempi il Serenissimo [[w:Carlo Emanuele I di Savoia|CARLO EMANUELE Duca di Savoja]], desideroso altresì, che i Serenissimi Principi suoi Figliuoli s’havessero un’Ajo, e Direttore proportionato all’essere, e qualità loro, nè conoscendovi altro più degno, che l’Arciprete Goria, in tal conformità venne eletto, {{Pt|&|et}} assignato per la reggenza de’ medesimi Principi; In qual caso si può verisimilmente credere, che il Serenissimo CARLO EMANUELE le dicesse, come già Filippo Rè della Macedonia, mentre consegnò Alessandro suo Figliuolo ad {{AutoreCitato|Aristotele|Aristotile}} suo Precettore, che pur incaricò,<ref>''Philipp. Maced. ad Arist. Just. Histor.''</ref> dicendo: ''Fà che tale ne sij l’educatione, ch’indi sij riconosciuto''{{SAL|8|3|Cinnamologus}}
Estratto da "https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:Vita_di_monsignor_Giacomo_Goria_vescovo_di_Vercelli_(Cusano).djvu/8"