Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/305: differenze tra le versioni

 
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È quindi assai verosimile che i grandi pezzi d’oro e di argento del I e II secolo, quand’anche coniati in Roma, fossero destinati per l’Oriente. Quivi, almeno, durante il I e II secolo si continuarono a coniare pezzi d’argento d’una certa grandezza, come ad Efeso ed Antiochia; anche gli stessi medaglioni d’oro coniati da Severo Alessandro sembrano essere stati destinati per l’Oriente, col che coincide il luogo di ritrovamento di buon numero di essi (Tarso)<ref>Ciò spiegherebbe anche la contraddizione fra l’esistenza di tali multipli da lai coniati ed il divieto ch’egli stesso aveva emanato contro i pesanti medaglioni d’oro del suo predecessore Eliogabalo.</ref>.
È quindi assai verosimile che i grandi pezzi d’oro e di argento del I e II secolo, quand’anche coniati in Roma, fossero destinati per l’Oriente. Quivi, almeno, durante il I e II secolo si continuarono a coniare pezzi d’argento d’una certa grandezza, come ad Efeso ed Antiochia; anche gli stessi medaglioni d’oro coniati da Severo Alessandro sembrano essere stati destinati per l’Oriente, col che coincide il luogo di ritrovamento di buon numero di essi (Tarso)<ref>Ciò spiegherebbe anche la contraddizione fra l’esistenza di tali multipli da lai coniati ed il divieto ch’egli stesso aveva emanato contro i pesanti medaglioni d’oro del suo predecessore Eliogabalo.</ref>.


Quanto più nel corso del III secolo la cultura classica irradiante da Roma ebbe a perder terreno per la reazione delle Provincie e l’invasione delle religioni e dei costumi orientali, e quanto più, anche in conseguenza di ciò, si consolidò la monarchia, tanto più si fa strada il medaglione di metallo prezioso, sinché dopo uno stadio preparatorio sotto Gallieno, esso raggiunge sotto la Tetrarchia il suo maggiore sviluppo, col suo vero carattere originario di moneta regia, ed in tale qualità esso abbellisce la monarchia<span class="SAL">305,3,Carlomorino</span>
Quanto più nel corso del III secolo la cultura classica irradiante da Roma ebbe a perder terreno per la reazione delle Provincie e l’invasione delle religioni e dei costumi orientali, e quanto più, anche in conseguenza di ciò, si consolidò la monarchia, tanto più si fa strada il medaglione di metallo prezioso, sinché dopo uno stadio preparatorio sotto Gallieno, esso raggiunge sotto la Tetrarchia il suo maggiore sviluppo, col suo vero carattere originario di moneta regia, ed in tale qualità esso abbellisce la monarchia{{SAL|305|3|Carlomorino}}