Pagina:Le confessioni di un ottuagenario II.djvu/75: differenze tra le versioni

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<span class="SAL">75,3,Aleph0</span>{{Pt |gare|annegare}} insieme che salvarsi, senza stendere una mano al congiunto, all’amico che implora pietosamente soccorso.
{{SAL|75|3|Aleph0}}{{Pt |gare|annegare}} insieme che salvarsi, senza stendere una mano al congiunto, all’amico che implora pietosamente soccorso.
Io per me sperava come gli altri nella venuta del generale; sperava che i segni, i monumenti della nostra grandezza passata lo avrebbero distolto dalla crudele e premeditata indifferenza, ch’egli già cominciava ad ostentare a nostro riguardo. Ma invece del generale, trattenuto da rimorsi o da vergogna, non ci capitò che sua moglie, la bella Giuseppina. Essa sbarcò in Piazzetta con tutta la pompa d’una dogaressa; e ne aveva se non la maestà certo lo splendore in quelle sue sembianze di vera creola. Tutta Venezia fu a’ suoi piedi; coloro che avevano accarezzato Haller, il banchiere, l’amico di Bonaparte, per ottenerne una prolungazione di agonia alla vecchia Repubblica, accarezzarono, adularono, venerarono allora la moglie del sensale dei popoli, perché non si uccidesse prima della nascita quell’aborto nuovo di libertà. Io pure mi pavoneggiai colla mia splendida tracolla di segretario nel corteggio dell’Aspasia Parigina. Vidi la sua bella bocca sorridere alle
Io per me sperava come gli altri nella venuta del generale; sperava che i segni, i monumenti della nostra grandezza passata lo avrebbero distolto dalla crudele e premeditata indifferenza, ch’egli già cominciava ad ostentare a nostro riguardo. Ma invece del generale, trattenuto da rimorsi o da vergogna, non ci capitò che sua moglie, la bella Giuseppina. Essa sbarcò in Piazzetta con tutta la pompa d’una dogaressa; e ne aveva se non la maestà certo lo splendore in quelle sue sembianze di vera creola. Tutta Venezia fu a’ suoi piedi; coloro che avevano accarezzato Haller, il banchiere, l’amico di Bonaparte, per ottenerne una prolungazione di agonia alla vecchia Repubblica, accarezzarono, adularono, venerarono allora la moglie del sensale dei popoli, perché non si uccidesse prima della nascita quell’aborto nuovo di libertà. Io pure mi pavoneggiai colla mia splendida tracolla di segretario nel corteggio dell’Aspasia Parigina. Vidi la sua bella bocca sorridere alle