Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/607: differenze tra le versioni
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;Ateniesi: Piglia di gratia le tibie per li dij, ch’io m’alegro vedendovi à ballare. |
;Ateniesi: Piglia di gratia le tibie per li dij, ch’io m’alegro vedendovi à ballare. |
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;Laconici: 0 Memoria incita la tua musa à i giovani la quale ben conosce voi e gli Ateniesi, quando elli assomiglianti à un Dio convincevano Artemisio à le cose honeste, & vinsero i Medi: & ne condusse noi Leonidi come porchi cinghiari agucciando penso il dente, e molta spuma m’andava giu per le gambe, & v’erano d’i Persi non mano numero che d’arena. ç salvatica Diana fericida vien quà virgine Dea à i patti, che ne ritegni noi per molto tempo. Et adesso e sempre l’amicitia sij abondante de patti, e liberiamoci da le accarezzevole volpi, ò vien quà, ò vieni cacciatrice Vergine. |
;Laconici: 0 Memoria incita la tua musa à i giovani la quale ben conosce voi e gli Ateniesi, quando elli assomiglianti à un Dio convincevano Artemisio à le cose honeste, & vinsero i Medi: & ne condusse noi Leonidi come porchi cinghiari agucciando penso il dente, e molta spuma m’andava giu per le gambe, & v’erano d’i Persi non mano numero che d’arena. ç salvatica Diana fericida vien quà virgine Dea à i patti, che ne ritegni noi per molto tempo. Et adesso e sempre l’amicitia sij abondante de patti, e liberiamoci da le accarezzevole volpi, ò vien quà, ò vieni cacciatrice Vergine. |
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;Lisistrata: Horsu poi che l’altre cose stanno bene: menate via costoro ò Laconici, e voi queste altre. L’huomo stij apresso la donna, e la donna presso l’huomo, e poi per le bone fortune saltando e ballando à li Dij, sforciamosi per l’avenire non fallar piu, fà venir la compagnia, fà venir le gratie, e chiamane quà Diana, e fà venire ambe due le compagnie {{Pt|ale-|alegre,}} |
;Lisistrata: Horsu poi che l’altre cose stanno bene: menate via costoro ò Laconici, e voi queste altre. L’huomo stij apresso la donna, e la donna presso l’huomo, e poi per le bone fortune saltando e ballando à li Dij, sforciamosi per l’avenire non fallar piu, fà venir la compagnia, fà venir le gratie, e chiamane quà Diana, e fà venire ambe due le compagnie {{Pt|ale-|alegre,}}{{SAL|49|2|Lagrande}} |