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<span class="SAL">451,4,Vitaida</span>nel contrasto, d’un candor quasi lunare. Tutti i lineamenti s’erano affinati, avevano perduto qualche parte della loro materialità, alla fiamma assidua dell’amore e del dolore.
{{SAL|451|4|Vitaida}}nel contrasto, d’un candor quasi lunare. Tutti i lineamenti s’erano affinati, avevano perduto qualche parte della loro materialità, alla fiamma assidua dell’amore e del dolore.


Ella avvolse al velo nero gli steli delle rose, annodò le estremità con molta cura; poi aspirò il profumo, quasi affondando il viso nel fascio. E poi depose il fascio su la semplice pietra ov’era inciso il nome del poeta. E il suo gesto ebbe una indefinibile espressione, che Andrea non potè comprendere.
Ella avvolse al velo nero gli steli delle rose, annodò le estremità con molta cura; poi aspirò il profumo, quasi affondando il viso nel fascio. E poi depose il fascio su la semplice pietra ov’era inciso il nome del poeta. E il suo gesto ebbe una indefinibile espressione, che Andrea non potè comprendere.